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Catania

Isolano anziana vicina di casa per sottrarle il patrimonio milionario: arrestate una fioraia e un'avvocata

E' stata la banca della signora a fiutare l'imbroglio. Indagata anche la figlia della 65enne che insieme alla madre circuiva l'anziana

Redazione La Sicilia

24 Novembre 2025, 13:16

14:03

La Squadra Mobile di Catania ha eseguito nelle prime ore di oggi un’ordinanza cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta dell’Ufficio requirente, nei confronti di due donne: una, classe 1960, Rita Catalano è stata condotta in carcere; l’altra, Venera Cosima Nicita, avvocato, nata nel 1971, è stata posta agli arresti domiciliari.

L’inchiesta, diretta dalla Procura e condotta dagli investigatori della Squadra Mobile, ha consentito di raccogliere, allo stato degli atti e ferma restando la presunzione di innocenza, gravi indizi a carico delle indagate per i reati di circonvenzione di incapace e tentata appropriazione indebita, entrambi contestati in forma pluriaggravata. Le attività sono scaturite da una tempestiva segnalazione di funzionari di un istituto di credito catanese, riguardante una sospetta circonvenzione ai danni di una loro facoltosa cliente anziana, priva di figli e di parenti prossimi.

Gli approfondimenti hanno documentato le fasi più significative di un presunto disegno criminale in corso, attribuito alle due donne in concorso con altri complici.

Attraverso indagini tradizionali e tecniche, gli agenti hanno individuato i soggetti ritenuti coinvolti, intenti – secondo l’ipotesi accusatoria – a realizzare una serie di operazioni per impossessarsi del patrimonio della vittima, stimato in circa 3 milioni di euro.

In particolare, è emerso, a livello di gravità indiziaria, che la 65enne, fioraia e vicina di casa dell’ottantacinquenne, avrebbe assunto un ruolo centrale: conquistata la fiducia della persona offesa, l’avrebbe condizionata e isolata dal mondo esterno, rendendola di fatto dipendente da lei e dalla figlia, anch’essa indagata.

La vittima, secondo la ricostruzione investigativa, sarebbe stata invitata a evitare qualunque contatto, anche telefonico, con parenti o conoscenti se non tramite la fioraia; persino la corrispondenza sarebbe stata intercettata, poiché la donna avrebbe chiesto al portiere dello stabile di consegnarla esclusivamente a lei.

Per portare a compimento il piano, sarebbero stati coinvolti professionisti e tecnici, attratti dalla prospettiva di compensi elevati. Tra questi si profila, sulla base di gravi elementi indiziari, la figura di un avvocato 54enne, la Nicita, incaricato di trasferire il patrimonio finanziario dell’anziana verso un nuovo istituto di credito, con l’intervento compiacente di un consulente finanziario, anch’egli indagato.

Determinante sarebbe stato anche l’apporto di una segretaria di uno studio notarile catanese, sottoposta a indagine, che – forte dell’esperienza di settore – avrebbe indicato le modalità ritenute più agevoli per perfezionare l’operazione: predisporre una procura speciale in favore del legale 54enne, una procura generale per la 65enne, la cessione a prezzo irrisorio di un garage e la redazione di un nuovo testamento dell’anziana, inteso a revocare quello dell’anno precedente che destinava l’intero patrimonio a un ente religioso legato a Padre Pio.

Nel corso degli accertamenti è stata inoltre documentata una presunta dazione di denaro dalla 65enne alla collaboratrice dello studio notarile, quale compenso per l’attività illecita.

Dalle risultanze più recenti emergerebbe, su suggerimento della stessa segretaria, il tentativo della fioraia di procurarsi da un medico compiacente un certificato attestante la piena capacità di intendere e di volere dell’anziana, mentre gli atti d’indagine lasciano ritenere che la vittima sia affetta da patologie idonee a limitarne le capacità.

Nel corso dell’operazione sono state eseguite numerose perquisizioni, anche nello studio del legale e presso il notaio rogante – la cui posizione è al vaglio della Procura – e sono stati sottoposti a sequestro tutti i beni mobili e immobili riconducibili alla vittima, ad eccezione dell’appartamento in cui vive, che sarebbero altrimenti passati nella disponibilità della 65enne e della figlia. Tra i beni figura anche il garage già trasferito alla fioraia a un prezzo molto inferiore a quello di mercato.

All’anziana è stato nominato un curatore, incaricato di provvedere alla sua assistenza.