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QUALIFICAZIONI MONDIALI

Italia da incubo, annichilita dalla Norvegia. Gattuso chiede scusa ai tifosi, ora gli spareggi fanno paura

Un passivo severo che lascia scorie pesanti in vista dei playoff di marzo, i cui avversari saranno sorteggiati giovedì

Alfredo Zermo

16 Novembre 2025, 23:19

23:43

Italia da incubo, annichilita dalla Norvegia. Gattuso chiede scusa ai tifosi, oragli spareggi fanno paura

Quella che doveva essere una partita utile soltanto a certificare la classifica finale del girone — con la Norvegia qualificata direttamente ai Mondiali e gli azzurri indirizzati al purgatorio degli spareggi — si trasforma in una figuraccia per la Nazionale di Gattuso, travolta 1-4 al Meazza e congedata dai fischi di 70 mila spettatori.

Stavolta il ct non può che chiedere scusa per un passivo severo che lascia scorie pesanti in vista dei playoff di marzo, i cui avversari saranno sorteggiati giovedì, e alimenta interrogativi già noti sul reale valore del nostro calcio. Il 4-1 con cui i norvegesi celebrano il ritorno al Mondiale 27 anni dopo l’ultima partecipazione ricalca il margine del 3-0 dell’andata a Oslo.

Pur con una trama diversa — primo tempo di dominio territoriale, vantaggio azzurro e raddoppio sfiorato — l’Italia ha esposto fragilità simili: quando i rivali hanno alzato i giri, è stata travolta. Dall’altra parte c’è un centravanti-monstre, sparito per un’ora e capace di capovolgere la serata in sessanta secondi: Haaland firma un’altra doppietta e sale a quota 16 reti nel girone. Ma il divario complessivo di qualità e di fisicità, amplificato dalle accelerazioni di Nusa, è apparso netto. Gli azzurri approdano così agli spareggi senza certezze.

Sotto la pioggia di Milano, il Meazza abbraccia la Nazionale con un pienone di affetto. Folta anche la presenza dei tifosi norvegesi, arrivati per festeggiare il pass iridato. Gattuso schiera il miglior undici possibile, senza l’infortunato Kean e con Tonali risparmiato per via della diffida in vista dei playoff. In mezzo Locatelli e Barella, dietro la coppia centrale Mancini-Bastoni. Politano e Frattesi sostengono Retegui e Pio Esposito, ma incidono poco.

L’intenzione di aggredire la gara è chiara dal fischio d’inizio; la Norvegia, però, può gestire e resta compatta, pronta a colpire negli spazi. Dopo una palla persa che fa tremare Gattuso — Haaland viene anticipato in volata verso Donnarumma — l’Italia spinge soprattutto con Dimarco: al 5’ prima chance sul suo destro al volo, alto. Al 10’ arriva il premio: disimpegno errato di Ryerson, Dimarco serve Pio Esposito spalle alla porta, controllo e rapida girata per l’1-0. Il miracoloso 9-0 resta utopia, ma gli azzurri insistono; nelle maglie strette della retroguardia scandinava manca però precisione nell’ultimo passaggio.

Al 35’ ancora Pio Esposito di testa, su cross millimetrico di Dimarco: palla larga sul secondo palo. Il confronto si inasprisce, Barella rimedia un giallo pesante e Gattuso invita alla calma.

Nella ripresa la Norvegia cambia marcia: in tre minuti Sorloth ha due volte la palla buona sul destro, prima in area poi dal limite, intervallate da un tentativo debole da fuori di Locatelli. Gli ospiti abbassano i ritmi, sottraendo all’Italia l’arma principale del primo tempo. Gli azzurri sprecano due palloni dentro l’area, allora Nusa accende il motore: al 18’ scappa in profondità, sfugge al controllo di Politano e Frattesi e, da posizione favorevole, fulmina Donnarumma per l’1-1. È il segnale della svolta e l’avvio del crollo.

Le occasioni si alternano: al 27’ Nusa, su angolo, calcia addosso a Donnarumma; un minuto dopo Dimarco imita l’avversario dalla parte opposta. Pio Esposito torna pericoloso con una girata di destro e un colpo di testa ravvicinati. Poi il momento di Haaland, fin lì ai margini: al 33’ sinistro al volo su combinazione Nusa-Bob, al 34’ tap-in di mancino su un’altra fuga di Nusa. In un giro d’orologio è 3-1 Norvegia.

L’Italia va in confusione e, al 3’ di recupero, incassa anche il 4-1 del neoentrato Strand Larsen su palla persa in uscita. Epilogo tra i fischi: una notte da dimenticare.

«Dobbiamo chiedere scusa ai nostri tifosi perché 4-1 è un risultato pensante. Ci lecchiamo le ferite. Complimenti a loro e scusa ai nostri tifosi per i quattro gol». Sono state queste le prime parole del ct Gennaro Gattuso dopo la sconfitta. Il ct dell’Italia cerca però di trovare aspetti positivi in vista dei playoff: «Dobbiamo ripartire dal primo tempo. Abbiamo giocato bene, eravano compatti, abbiamo fatto le cose giuste. La partita è cambiata quando dopo i primi 30 secondi hanno fatto il primo tiro e abbiamo iniziato ad impaurirci», ha aggiunto.