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Volley

Serena e Ricky, due catanesi alle Olimpiadi per sordi

Domenica cominciano i Giochi a Tokio, vi raccontiamo le emozioni espresse dall'atleta ripostese e dal veterano di Catania

Giovanni Finocchiaro

14 Novembre 2025, 08:10

08:28

Riccardo Dell'Arte e Serena -Spanò

I siciliani Riccardo Dell'Arte e Serena Spanò con la maglia azzurra

Due atleti catanesi, veterani della maglia azzurra, rappresenteranno l’Italia di pallavolo alle Olimpadi di Tokio per sordi. Serena Spanò è cresciuta a Riposto, in provincia di Catania, i genitori sono due ex volleisti: Maria, la madre, è un avvocato; Giovanni allena il vivaio del Papiro Fiumefreddo. “Sono felicissima per questa mia quinta convocazione in nazionale – ci ha comunicato Serena Spanò – questa volta per una Olimpiade, competizione alla quale non avevo mai partecipato. Spero di portare in alto la bandiera italiana, orgogliosissima di rappresentare l’Italia nel mondo, ma ancora più orgogliosa di rappresentare la mia adorata Sicilia. Ho lavorato molto per poter raggiungere questo obbiettivo, ora lotteremo per vincere. L’emozione è così grande che non riesco a spiegarlo a parole, ma ho sempre un pensiero per i miei genitori e per mia sorella”.

La prima gara delle azzurre si giocherà domenica alle 10 locali contro il Giappone, si replica martedì 18 contro gli Stati Uniti, quindi il 20 novembre contro il Kenia.

In campo maschile scenderà in competizione il catanese Riccardo Dell’Arte (migliore palleggiatore ai Mondiali 2023) alla sua seconda Olimpiade. “Stiamo vivendo un momento positivo – le parole di Ricky, il padre Tony è stato a lungo presidente della Sicily Data in B2 e dirigente di tante altre società, la sorella Chiara un valente arbitro –. Siamo curiosi, affronteremo la prima gara anche noi domenica contro il Giappone alle 10 locali, le due di notte in Italia. Il gruppo è consolidato da diversi anni con qualche nuovo innesto: un giusto mix di giovani ed esperti. Cercheremo di fare del nostro meglio per rappresentare l’Italia a una competizione di valore assoluto”.