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I fondali delle Isole Medas si tingono di azzurro grazie ai sub catanesi

Grazie agli atleti etnei del GRO Sub, la nazionale italiana di video subacqueo conquista due medaglie d’oro e una di bronzo ai mondiali in Spagna

Leonardo Lodato

20 Ottobre 2025, 06:00

11:24

L'immagine vincente

La cernia divenuta mascotte della Nazionale azzurra

Il cielo sopra le Isole Medas, nel cuore della Costa Brava, si è tinto d’azzurro. Dal 6 al 12 ottobre scorsi, tra acque cristalline e fondali popolati di vita, la nazionale italiana di video subacqueo ha conquistato due medaglie d’oro e una di bronzo ai primi Campionati Mondiali “No Touch” Cmas (Confederation Mondiale des Activités Subaquatiques), organizzati dalla federazione catalana Fecdas. Un risultato che conferma l’Italia tra le eccellenze assolute di una disciplina che unisce tecnica, creatività e sensibilità ambientale.


A firmare il successo nella categoria Documentario sono stati Toni Palermo e Maurizio Longhitano, autori di “Quanto vale una cernia?”, un’opera intensa e poetica che ha emozionato la giuria internazionale. Il loro racconto subacqueo intreccia rigore tecnico e sguardo narrativo, trasformando l’immersione in un dialogo con il mare. «Ogni frame nasce dal rispetto e dall’amore per l’ambiente marino» racconta Toni Palermo, non nuovo a successi in campo internazionale. «Con Maurizio - spiega ancora Palermo - abbiamo voluto trasmettere la responsabilità che ognuno di noi ha verso questo patrimonio».

Una sensibilità “contagiosa” che dovrebbe appartenere a tutti i fruitori del mare soprattutto in un momento in cui ci troviamo a fare i conti con problemi climatici che stanno portando a sensibili innalzamenti delle temperature che stanno cambiando la “fisionomia” delle nostre acque.
Tornando alle gare, il secondo oro, nella categoria Film Creativo, porta la firma di Nino Paganello e Alfio Scuderi, autori di “Connections”, un lavoro visionario che unisce immaginazione, ritmo e messaggio ambientale. Lo stesso duo ha conquistato anche il bronzo nella sezione Short Film, completando così un bottino che consacra il talento e la versatilità del gruppo azzurro.
Oltre trenta nazioni, provenienti da Europa, Asia, Medio Oriente e Sud America, si sono sfidate nelle acque protette delle Isole Medas, riserva marina simbolo della biodiversità mediterranea. Ogni squadra ha avuto pochi giorni per girare, montare e presentare un video interamente realizzato durante la competizione: un banco di prova che ha esaltato abilità tecniche e creatività.
Dietro al successo dell’Italia c’è un team interamente catanese, appartenente al G.R.O. Sub Catania, guidato dal commissario tecnico Gian Melchiori con il supporto della FIPSAS (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee). E’ ormai una tradizione, anche sulle nostre pagine, celebrare le vittorie di questi atleti che, anno dopo anno, riescono ad affermarsi a livello internazionale, tenendo alto il nome della Sicilia e soprattutto di Catania, in ambito subacqueo.

“È stata un’emozione unica” racconta Toni Palermo subito dopo la vittoria. Il suo compagno di squadra, Maurizio Longhitano, ha aggiunto: “Questa medaglia rappresenta il frutto di tanto lavoro, sacrifici e passione condivisa. Ma soprattutto l’amicizia e la fiducia reciproca che ci uniscono. Dedicare questo oro all’Italia e a chi crede nel mare come valore da proteggere è il modo più bello di chiudere questa avventura.
Nino Paganello e Alfio Scuderi, emozionati sul podio, hanno sottolineato il valore del gruppo: “Siamo orgogliosi di aver portato a casa due medaglie. Ma il vero premio è il legame che si crea quando vivi un’esperienza così intensa insieme a persone che condividono la tua stessa passione.”

L’Italia vanta una lunga tradizione nel video e nella fotografia subacquea, grazie alla qualità dei suoi autori e alla costante attività della FIPSAS nella promozione e formazione. La doppia vittoria alle Medas ne conferma la leadership e rilancia un messaggio chiaro: il mare può essere raccontato con poesia, tecnica e rispetto.
Durante le premiazioni finali, accompagnate dall’inno nazionale e dagli applausi del pubblico, il tricolore ha sventolato sul gradino più alto del podio. Un’immagine di orgoglio e commozione, simbolo di un successo costruito sul lavoro di squadra e sull’amore per il mare. Alle Isole Medas, quel cielo davvero si è colorato d’azzurro — riflettendo la passione, il talento e la sensibilità con cui l’Italia continua a raccontare il mondo sommerso.