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Chivu: «Voglio una Inter dominante» e Dimarco "punge" Inzaghi
Nerazzurri ospitano a San Siro lo Slavia Praga: ampio turn over in difesa

Cristian Chivu
«Voglio essere più dominante sempre». Cristian Chivu non si accontenta del successo sul Cagliari e alza subito l’asticella in vista dello Slavia Praga, avversario dell’Inter domani a San Siro nell’esordio stagionale in Champions League. Un appuntamento da non fallire, anche perché il calendario si farà più impegnativo e conviene mettere punti in cassaforte già ora in chiave qualificazione agli ottavi. «Mi aspetto continuità, attenzione e umiltà. Voglio essere più dominante sempre, dobbiamo fare sempre la partita. Poi ci sono gli avversari e bisogna capire i famosi momenti. Bisogna mantenere l’equilibrio per non soffrire ed essere cinici sotto porta», ha dichiarato il tecnico. «Se servono 12 punti nelle prime quattro gare non ci si può mai distrarre, quindi è inutile guardare così avanti.
Ora pensiamo solo alla Slavia, bisogna stare con i piedi per terra e pensare al prossimo futuro e basta. Le aspettative possono creare delusioni, quindi partiamo solo dallo Slavia». Capitolo formazione: rientra Yann Sommer tra i pali, ma non è esclusa una rotazione più ampia rispetto all’undici visto contro il Cagliari. In lizza per una maglia dal via Francesco Acerbi, Yann Bisseck, Petar Sucic, Piotr Zielinski e Davide Frattesi. «Per me sono tutti titolari, io la penso così. Non penso di affidarmi a 11, altrimenti sono io scarso che non riesco ad allenarne 22», ha precisato Chivu. «Se posso contare solo su 11, vuol dire che non alleno bene. Sommer domani sarà titolare, i cambiamenti li faccio sempre mirati, con giusto merito alla meritocrazia. E questo gruppo ha valori molto vicini. Non dobbiamo mai perdere l’equilibrio e la nostra struttura e il nostro obiettivo».
Nella conferenza della vigilia ha preso la parola anche Federico Dimarco, che ha lanciato una stoccata alla precedente gestione tecnica. «Mi serviva il cambio di allenatore? Io dico solo che più giochi più migliori la condizione. Uscendo matematicamente dopo 60 minuti era difficile crescere di condizione, quest’anno si vede la differenza visto che gioco molto di più», ha detto l’esterno. «Sto ritrovando la fiducia con l’aiuto del mister, tramite gli allenamenti. Mi mancava un po’ di fiducia a livello personale, mi sono reso conto nell’ultimo periodo che non ho reso come negli ultimi anni», ha aggiunto. Proseguire il cammino europeo conta anche sul fronte economico.
Lo testimoniano i dati approvati dal Consiglio di amministrazione nerazzurro: al 30 giugno 2025 il club ha chiuso con un utile di 35,4 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto al rosso di 35,7 milioni del 30 giugno 2024. Per la stagione 2024/25 i ricavi si attestano a 567 milioni, cifra record nella storia della società, mentre i costi della produzione sono cresciuti in modo fisiologico del 3,8% (circa 18 milioni), raggiungendo quota 482 milioni. Il bilancio sarà sottoposto all’approvazione definitiva dell’assemblea degli azionisti, convocata per metà ottobre.