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Il voto

Sfiducia a Schifani, La Vardera: «Conto sulla maggioranza che non vuole un despota»

Il leader di Controcorrente: «Creare un’alternativa vera a questo governo di inetti e indagati»

Accursio Sabella

02 Dicembre 2025, 11:08

21:25

Sfiducia a Schifani, La Vardera: «Conto sulla maggioranza che non vuole un despota»

Oggi all'Ars si vota la mozione delle opposizioni per la sfiducia al presidente della Regione Renato Schifani.

Onorevole La Vardera, quale sarà l'esito del voto?

«Fare capire chi sono i nemici dei siciliani, e chi preferisce rimanere saldo sulla poltrona nonostante un governo che sta portando la nostra regione allo sfacelo. Io sono fiducioso: la spallata può avvenire, conosco deputati dalla maggioranza che non ne possono più di un despota al governo. A loro dico: abbiate un sussulto di dignità».

Se, come è prevedibile, la mozione venisse respinta, quale risultato vi renderebbe soddisfatti? A cosa puntate veramente?

«A dovere rispondere ai siciliani saranno quei deputati che incredibilmente non voteranno la sfiducia. Solo un risultato ci soddisfa: mandare a casa Schifani. Se non sarà la mozione faremo di tutto per fare comprendere allo stesso Schifani che il suo governo è ormai un’accozzaglia indefinita che sta tenendo ostaggio i siciliani»

Qual è la maggiore contestazione al governatore?

«Aver dato nelle mani di un condannato per fatti di mafia, come Cuffaro la gestione della Sicilia. Il disastro della sanità grida vendetta, i dati dell’Agenas fotografano una sanità profondamente malata»

Anche l'opposizione si ritrova compatta. È una prima “prova” di alleanza in vista delle Regionali?

«Bisogna creare un’alternativa vera a questo governo di inetti, la mozione è solo l’inizio di un percorso che deve mettere al centro le forze veramente libere della nostra regione. Dobbiamo parlare di campo della realtà, non di campo progressista, cioè di soggetti politici che tornino a parlare di problemi reali che i siciliani affrontano ogni giorno. Offrendo delle soluzioni credibili e concrete, un futuro alternativo è possibile».

L’opposizione ha in cantiere altre iniziative?

«Ho proposto alle opposizioni di visitare contemporaneamente diversi ospedali della Sicilia. La narrazione di una Regione che non è in grado di curare i propri cittadini deve essere alla base della costruzione di una reale alternativa. Torniamo per strada, ripartiamo dalle periferie e soprattutto lasciamo scegliere il candidato presidente alla gente e non alle segreterie romane».