Palermo
L'attacco di Giuseppe Conte al governo siciliano: «Schifani e il suo esecutivo vadano a casa»
Il leader del M5S, che ha preso parte ad un sit-in davanti al murale di Falcone e Borsellino, chiama in causa anche la premier Meloni
Attacco frontale di Giuseppe Conte al governo regionale della Sicilia. Il leader del M5S, intervenuto a un sit-in delle opposizioni davanti al murale di Falcone e Borsellino, ha chiesto le dimissioni dell’esecutivo guidato da Renato Schifani, definendolo “sommerso dagli scandali per corruzione”.
Conte ha chiamato in causa Fratelli d’Italia e Lega, citando i recenti casi sui concorsi truccati nella sanità e il coinvolgimento di Totò Cuffaro: “Mi chiedo come Giorgia Meloni possa far finta di nulla, visto che ha detto di essersi impegnata in politica sull’esempio di Borsellino. Come si può tollerare questo sistema di malaffare e corruzione?”.
Sul capitolo candidature, Conte ha frenato le indiscrezioni su una possibile corsa di Giuseppe Antoci alla presidenza della Regione: “State già prefigurando i candidati. L’urgenza, invece, è che questo governo vada a casa; poi parleremo di nomi e di un progetto alternativo. Siamo pronti a invitare i cittadini a voltare pagina”.
Al centro dell’intervento anche la sanità. Conte ha denunciato le liste d’attesa e collegato il tema alla lotta alla corruzione: “Milioni di cittadini rinunciano alle cure e questo governo programma spese folli per il riarmo. Prendiamo quei soldi e mettiamoli nella sanità, anche per combattere la corruzione. In Sicilia abbiamo appalti e concorsi truccati, mentre i pazienti aspettano anche otto mesi per un referto oncologico e rischiano di arrivare alla metastasi”.
Nessuna replica immediata, al momento, da parte dei diretti chiamati in causa.
« Noi siamo pronti ad invitare i cittadini siciliani a voltare pagina. Una volta che il governo regionale andrà a casa, poi si parlerà di candidati e di progetto alternativo», ha aggiunto ancora Conte.
E rispondendo ad una domanda sulla possibile candidatura alla presidenza della Regione dell’eurodeputato del M5S, Giuseppe Antoci, ha specificato che «è assolutamente prematuro parlare di candidati, non è questa adesso la mia priorità».
Il coordinatore regionale del M5S Nuccio Di Paola a margine del sit-in ha detto: «Schifani stia sereno e pensi ad autoassegnarsi premi, visto che nessuno si sognerebbe di farlo di propria iniziativa, la mozione di sfiducia la presenteremo martedì all’Ars. Anzi lui faccia di tutto perché quel che resta dei partiti che lo sostengono si adoperino per farla calendarizzare prima della Finanziaria».
Alla Cala erano presenti oltre al M5S, intervenuto con Conte e con parecchi rappresentanti delle istituzioni a tutti i livelli, anche il Pd, Controcorrente, Avs, PeR e Progetto civico Italia. «ll sentimento anti-Schifani - ha detto Di Paola - cresce di giorno in giorno, alimentato dalla totale incapacità del governo e dalle indagini che hanno travolto componenti dell’esecutivo e della maggioranza che lo sostiene. La Sicilia merita ben altro di un governo inefficace e inefficiente, dei soliti scandali, delle vecchie logiche basate sulla spartizione del potere e delle poltrone a dispetto degli interessi dei siciliani».