Politica
Ispica, parla il sindaco sfiduciato: "Io? Tradito da Genovese"
Innocenzo Leontini comincia a togliersi qualche sassolino dalla scarpa e rivolge una dura critica all'indirizzo del presidente del consiglio comunale Titta Genovese
Il sindaco Innocenzo Leontini
“Quello di Titta Genovese è stato un vero e proprio tradimento. È stata la testata di Zidane data a Materazzi nel mondiale del 2006. Come poteva difendersi Materazzi da un gesto di questo tipo arrivato all’improvviso?”. Innocenzo Leontini riflette sulla mozione di sfiducia presentata da 9 consiglieri comunali e poi passata con il voto - preannunciato qualche giorno prima - di Giambattista Genovese, presidente del consiglio in quota alla lista Leontini sindaco.
“Nei cinque anni di legislatura - dice Leontini - non c’è stato mai uno screzio, ha avuto la presidenza del consiglio e un assessore che è suo riferimento. Se aveva qualcosa da manifestare avrebbe potuto farlo e se proprio voleva dimostrare in maniera più decisa il suo dissenso poteva dichiararsi indipendente e dimettersi da presidente del consiglio comunale. Invece se ne è stato in silenzio, quatto quatto tutti questi anni e poi ha votato la mozione, una scelta che probabilmente aveva già concordato con i sottoscrittori della stessa”. Da qui il riferimento di Leontini a Zidane per dire che nella vita si possono fare grandi cose, ma poi i tradimenti e le cattive azioni segnano per sempre: “se oggi prendiamo tutte le enciclopedie di sport e cerchiamo notizie su Zidane- dice Leontini- leggiamo ovviamente che è stato un campione straordinario, ma poi c’è sempre l’appunto che ci ricorda che il calciatore è passato alle cronache per un atteggiamento sbagliato, un vile comportamento in campo con la famosa testata data a Materazzi. Come si fa a votare una sfiducia a Leontini quando sei nella lista Leontini Sindaco? È come sfiduciare sè stessi”.
Questa, quindi, l’amarezza di Leontini che si è sentito tradito da uno che gli è stato accanto e che, in qualche modo, ha contribuito alla sua elezione. Per quanto riguarda gli altri, invece, l’ex sindaco di Ispica afferma: “quello che mi ha dato più fastidio è l’attacco alla persona che non credo di aver sollecitato né meritato, c’è stata un’alleanza nella cattiveria. Con questa mozione hanno voluto mettere una striscia di fango nella mia foto, ma ho registrato tanti attestati di stima e vicinanza che ritengo che, se con questa azione pensavano di poter vincere le prossime elezioni, si sono fatti un autogol”. Innocenzo Leontini, ieri, ha trascorso la giornata tra un avvocato e l’altro per preparare l’eventuale ricorso al Tar. La delibera della sfiducia è stata pubblicata e trasmessa ieri alla Regione.
“Sulla base della premessa che sappiamo - dice - penso che la Regione debba essere coerente con se stessa quindi, avendo espresso un parere pesantemente negativo, mi aspetto che dichiari l’atto inefficace. Ricordo che sono stati due gli organismi della Regione che si sono pronunciati definendo addirittura la mozione inibita per legge e che il parere è stato inviato direttamente a me. Preciso quindi che si tratta di un parere e non, come dice Muraglie, di un avviso sulla scorta di una consulenza richiesta dai consiglieri Galifi e Milana, gli avvisi sono un’altra cosa”. Per quanto riguarda la tempistica di presentazione della mozione, Leontini risponde ai suoi oppositori dicendo che una circolare della Regione precisa che, nonostante la proroga, il mandato resta quinquennale, quindi il suo scadeva ad ottobre e, di conseguenza, la mozione poteva essere presentata entro il 9 di aprile.