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Iniziative

Sindaci civici lanciano "Civici d'Italia": a Roma anche Giuseppe Conte

Duecento partecipanti con l'obiettivo di allargare il «campo largo», federare il mondo civico e contrastare l'astensionismo

Redazione La Sicilia

20 Ottobre 2025, 21:36

Sindaci civici lanciano "Civici d'Italia": a Roma anche Giuseppe Conte

I sindaci e i civici vicini al centrosinistra ci sono e sono pronti a fare la loro parte per allargare il «campo largo». Così si impegnano a Roma con il battesimo dei Civici d’Italia, la rete dal basso promossa da Alessandro Onorato, l’assessore della giunta Gualtieri con la delega ai grandi eventi della Capitale. Vengono chiamati a conclave 200 amministratori, non solo primi cittadini. Dal sindaco della Capitale alla genovese Silvia Salis, fino a Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli e numero uno dell’Anci, e a Stefano Bonaccini, europarlamentare del Pd. E ancora Goffredo Bettini, storico consigliere Dem. Tutti in prima fila. Insieme agli altri amministratori, tutti rispondono all’appello riempiendo la sala dell’hotel Parco dei Principi (capienza un migliaio di posti) e accogliendo - a sorpresa - anche Giuseppe Conte. Il leader dei 5 Stelle «benedice» il progetto per quell"'impronta fortemente progressista e civica» che condivide. E assicura: «Sono interessato, il dialogo ci sta».

Nell’albergo ai Parioli che per anni ha ospitato le convention di Forza Italia e non solo, si ritrova una rete di amministratori e primi cittadini che va da Caltanissetta a Bolzano.

C’è anche Ismaele La Vardera, deputato della Regione siciliana da pochi giorni sotto scorta per l’impegno antimafia.

«Sono territori diversi ma con esigenze simili», li saluta così Onorato in veste di padrone di casa e mente del progetto. Ci aveva già provato a giugno a Roma e un mese dopo con un evento nelle Marche.

Oggi la sua creatura diventa «grande» e dimostra che «una rete civica già esiste, noi la stiamo unendo e sviluppando».

Poi chiarisce: «Vogliamo aggiornare la foto del campo largo. Arricchirla. Chiunque, sul sito Progettocivicoitalia.it, potrà aprire un comitato nella propria città. Non solo sindaci, consiglieri ma anche associazioni, movimenti, persone comuni, tutti quei cittadini che non si rassegnano».

Respinge l’etichetta di «moderati» («Io non sono moderato nemmeno per carattere»), convinto che questa possa essere la volta buona per federare il mondo civico.

Dal palco ringrazia Conte per «aver saputo trasformare il suo Movimento in una forza di governo» (e qui l’applauso si fa deciso) ma prende le distanze da Ilaria Salis, l’eurodeputata di Avs che «si è avventurata a dare la colpa al capitalismo per la morte dei tre carabinieri nel Veronese, ma il capitalismo non c'è più», si scalda. L’altra Salis, che per qualcuno potrebbe essere la federatrice del gruppo, promette: «Noi sindaci faremo la nostra parte e credo che siamo qua a dimostrarlo. Lo faremo per il campo progressista e per i cittadini, tutti i cittadini. Poi lancia un appello al «campo largo"»: «Basta fare gare a chi è più di sinistra o a chi difende di più o di meno le forze dell’ordine. Se c'è una gara che ha senso è per restare uniti».

Per Manfredi l’impegno è anche contro l’astensionismo: «Non si tratta di geometrie, di campi larghi e campi stretti, bisogna ascoltare le esperienze e le comunità. Poi la politica farà una sintesi. Oggi c'è un forte distacco dalla politica e va superato. Quindi puntiamo anche ai tanti che oggi pensano che andare a votare sia inutile». Anche Bonaccini ci sta, perché i Civici sono «un’oppotunità». Ma punzecchia: «A volte vedo discussioni anche nel centrosinistra, fatte da gente che è brava a parlare nei salotti televisivi o nelle ZTL».