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LA LEGGE DI BILANCIO

Dalla cedolare sugli affitti brevi al 26% alle accise sul diesel fino all'età pensionale, le misure della manovra che fanno discutere

Consumatori, automobilisti, proprietari di casa in agitazione per i provvedimenti annunciati dal governo ma che ancora devono passare dal vaglio del Parlamento

Alfredo Zermo

20 Ottobre 2025, 17:46

19:56

Dalla cedolare sugli affitti brevi al 26% alle accise sul diesel fino all'età pensionale, le misure della manovra che fanno discutere

Mentre si limano le ultime misure, iniziano a circolare le prime bozze della legge di Bilancio, gelosamente custodite da Mef e Ragioneria fin quasi all’ultimo minuto utile. E prende forma un testo meno snello di come ci si aspettava, anche perché tra le pieghe dei 137 articoli spuntano delle novità, piccole e grandi, dall’intervento sulle tasse per gli affitti brevi (l'aliquota sale dal 21 al 26%) alla definizione dei Lep, premessa per tentare di chiudere anche la riforma dell’Autonomia differenziata, fino alla stangata sul gasolio e all'aumento dell'età pensionabile.

Misure che stanno creando anche notevoli malumori nella società. Una di questa è quella che riguarda i carburanti: benzina e diesel saranno soggette alla stessa accisa già dal primo gennaio prossimo. Per la prima scenderà di circa 4 centesimi e per il secondo salirà della stessa somma, arrivando in entrambi i casi a 672,90 euro per mille litri. 

Secondo il Codacons, se confermata, la misura inserita nella Manovra del governo relativa alle accise sui carburanti si tradurrà in una stangata sulle 16,6 milioni di autovetture alimentate a gasolio circolanti in Italia.  L'aumento della tassazione, calcola il Codacons, considerata anche l’Iva al 22%, porterebbe un pieno di gasolio da 50 litri a costare 2,47 euro in più rispetto ad oggi, con un maggior esborso su base annua, ipotizzando due pieni al mese, da +59,3 euro ad autovettura. 

Contesta la misura anche Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, secondo il quale «prevedere la stessa accisa per diesel e benzina significa voler far cassa, se non sarà allineata a un livello inferiore rispetto ai 672,90 euro per mille litri ora previsti. A dirlo non siamo noi ma il ministero dell’Ambiente che, nel varare il precedente riordino, lo ha scritto nero su bianco nel decreto» quando ha parlato di «maggiori entrate derivanti dalle variazioni delle aliquote».

Cedolare secca

A far discutere è anche l'aumento dell'aliquota della cedolare secca sugli affitti brevi al 26%. Tra l'atro non si capisce bene chi ha spinto su questa misura visto che Forza Italia e Lega dicono di non essere d'accordo. Fatto sta che il provvedimento agita una bella fetta di italiani che affittano parte della propria casa o la seconda casa per arrotondare le entrate ma che già devono pagare grosse percentuali ai portali di affitto, oltre alle spese vive per l'attività. 

«Se la finalità del Governo è quella di favorire le locazioni di lunga durata rispetto a quelle brevi, la strada giusta non è punire le seconde, bensì incentivare le prime», secondo Confedilizia.

Per il presidente dell’Associazione italiana Gestori affitti brevi Marco Celani la norma è una «vera e propria stangata sulle famiglie italiane». «L'incremento dell’imposta - sottolinea - avrà un effetto drammatico, perché nel lungo periodo rischia di avere un impatto enorme sui redditi delle famiglie, sulla loro capacità di muoversi, di viaggiare e di affittare case nelle destinazioni italiane - sia di mare che di montagna o città d’arte». «Aspettiamoci anche una ricaduta negativa sull'indotto, perché, come abbiamo misurato, nei primi otto mesi dell’anno il settore ha generato circa 8,2 miliardi di euro di canoni di locazione, tra affitti brevi e transitori. Con una manovra di questo tipo ci si aspetta una contrazione di questo valore, con conseguenze dirette sull'economia: se gli italiani non viaggiano e non vanno in vacanza, spendono di meno, e questo colpisce anche i settori di trasporti, ristorazione, shopping, cultura e manutenzione delle case».

Anche secondo il ministro Salvini «l'aumento della cedolare secca sugli affitti brevi non è un buon modo di aiutare la domanda interna e l’iniziativa privata».

Pensioni

Perplessità anche sugli interventi sulle pensioni. Dal 2026 aumentano di 20 euro al mese le pensioni minime, mentre per l’aumento dell’età pensionabile si parte con un mese in più nel 2027, cui si aggiungono altri due mesi nel 2028. Operai edili,  ferrovieri, insegnanti di scuola dell’infanzia e nidi e infermieri impegnati con turni: sono alcune delle categorie dei lavoratori escluse dall’incremento dei requisii per l’accesso al pensionamento che scatteranno dal 2027. Secondo la manovra in arrivo in Parlamento nel 2027 scatta l’aumento di un mese per qui si andrà in pensione di vecchiaia a 67 anni e un mese e in pensione anticipata con 42 anni e 11 mesi di contributi oltre alla finestra mobile (un anno in meno per le donne) e nel 2028 di ulteriori due mesi per cui si andrà in pensione di vecchiaia a 67 anni e tre mesi e in anticipata con 43 anni e un mese di contributi. Saranno esclusi dall’aumento dei requisiti anche i lavoratori impegnati la notte.

Le categorie escluse riguardano anche i conduttori di mezzi pesanti, gli addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza, i facchini, gli operatori ecologici gli operai agricoli, i lavoratori della siderurgia e i lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti.

Il diritto al trattamento pensionistico anticipato è esercitabile qualora i lavoratori queste attività per un periodo di tempo pari ad almeno sette anni, compreso l’anno di maturazione dei requisiti, negli ultimi dieci di attività o almeno sei anni negli ultimi sette.

Nel giorni scorsi il segretario del Pd Elly Schlein ha chiesto alla Meloni di spiegare agli italiani perché si andrà in pensione più tardi.

Il resto

L’impianto degli interventi è comunque sostanzialmente confermato: c'è un primo calo dell’Irpef per il ceto medio - caro a Forza Italia ma che si intestano tutti i partiti della maggioranza - ma anche la rottamazione («light» come osservano da Fratelli d’Italia) che la Lega voleva a tutti i costi - e su cui farà il punto martedì al Consiglio federale a via Bellerio. E c'è una primissima versione di quel pacchetto di interventi che disegna il «contributo» da parte di banche e assicurazioni alla manovra su cui ha messo la faccia la stessa Giorgia Meloni: quattro capitoli - dall’Irap allo svincolo volontario delle riserve ex extraprofitti - che potranno anche essere rimodulati ma certo non cancellati.

Per l’approdo in Parlamento si dovrebbe superare, salvo sorprese, la scadenza di legge del 20 ottobre: E’ un punto su cui il governo si era impegnato negli scorsi anni ma che in precedenza non era stato quasi mai rispettato. Del resto i senatori non si aspettano di vedere l’articolato ufficiale prima di metà settimana.