Il caso a Enna
Aziende agricole senz’acqua, sollecitato l'intervento del prefetto Ippolito
Gli abitanti di cinque contrade lamentano disservizi dal Consorzio di bonifica e nonostante le segnalazioni già effettuate non è avvenuto un tempestivo ripristino del servizio: adesso chiedono anche risarcimenti
Gli abitanti delle zone rurali ennesi che lamentano la penuria idrica
Manca l’acqua nelle contrade Calderai, Rossi,Mulinello, Gelsi, Berardi Giannacca di Enna e gli utenti delle zone chiedono l'intervento urgente con una leggera l’intervento del prefetto Maria Carolina Ippolito e del sindaco Maurizio Dipietro per risolvere il problema.
Gli utenti delle contrade, sia residenti che proprietari agricoli, nella lettera segnalano che «da tempo si registrano una prolungata e grave mancanza di acqua nelle aree a cui erogazione idrica nel territorio è di competenza del Consorzio di bonifica 6. Nonostante le segnalazioni già effettuate, non è stato riscontrato un tempestivo ripristino del servizio idrico né è stata fornita una comunicazione adeguata sulle cause del disservizio e sui tempi di soluzione».
Ancora, ricordano che gli oneri di gestione, manutenzione e distribuzione delle risorse idriche nelle aree di competenza spettano «al Consorzio di bonifica 6 di Enna» e che loro hanno «regolarmente adempiuto ai pagamenti dei contributi consortili, senza ricevere il servizio dovuto arrecando ingenti danni alle aziende agro/zootecniche e alla qualità della vita dei residenti».
Tra le istanze avanzate anche quella di richiedere al «Consorzio una comunicazione ufficiale e dettagliata sulla situazione attuale e sui tempi certi di risoluzione» e di «adottare, se necessario, misure straordinarie di emergenza, incluse forniture alternative temporanee» oltre che «di valutare eventuali responsabilità per la mancata erogazione del servizio pubblico», e «di tutelare i cittadini e gli agricoltori anche sul piano economico, richiedendo al Consorzio forme di ristoro, esenzione o riduzione dei contributi consortili».