L'emergenza
Alla Morgan's di Enna cancelli chiusi ai Comuni che non rispettano i rigorosi criteri di selezione della plastica
Con la crisi che sta interessando l’industria nazionale del riciclo di materiali sintetici, che sta facendo lievitare i costi, diffidati i sindaci a controllare bene i rifiuti in uscita dalle loro città: se mescolati ad altra spazzatura non verranno ammessi nello stabilimento
La selezione della plastica in un capannone della "Morgan's" di Enna
Da oggi i cancelli della Morgan's resteranno chiusi e non sarà possibile conferire la plastica. È la conseguenza della grave crisi che sta interessando l’industria nazionale del riciclo della plastica, giunta anche in provincia di Enna. «La decisione arriva dopo anni di sopravvivenza e segue l’assenza di misure urgenti richieste nei mesi scorsi» osserva il presidente della Srr, Antonio Licciardo, riprendendo quanto detto dall'Associazione nazionale riciclatori e rigeneratori di materie plastiche. I costi per un prodotto riciclato sono maggiori rispetto al prodotto vergine. «I destinatari finali degli impianti dicono che dal punto di vista economico non reggono la concorrenza della rivendita della plastica» spiega Licciardo. Comprare plastica da paesi asiatici conviene di più rispetto alla plastica riciclata.
Il presidente della Srr non nasconde una certa preoccupazione: «La questione è urgente perché noi come impianti di raccolta indifferenziata non possiamo raccogliere plastica».
Il pensiero viene tradotto anche nella nota ufficiale inviata ai Comuni in cui si legge «considerata l’emergenza in atto e al fine di evitare ripercussioni sulla funzionalità dell’impianto TMB della discarica di Enna, a Cozzo Vuturo, si comunica che non potranno essere accettate variazioni dei volumi della frazione indifferenziata in relazione alla componente plastica».