Il caso
Vigilia di attesa per la famiglia della casa nel bosco: udienza per decidere sul ritorno dei bimbi dai loro genitori
I tre bambini allontanati, insieme alla mamma, dalla loro abitazione a Palmoli per una serie di condizioni ritenute a rischio per la loro incolumità fisica e psicologica
Vigilia di attesa per Nathan e Catherine, genitori della famiglia che viveva nel bosco a Palmoli, in vista dell’udienza di domani al Tribunale per i Minorenni dell’Aquila che potrebbe decidere sul ricongiungimento con i tre figli, allontanati il 20 novembre e trasferiti in una struttura protetta.
Nell’udienza di comparizione delle parti, gli avvocati della coppia e i rappresentanti dei minori avranno modo di discutere eventuali modifiche al provvedimento, prima dell’esito del ricorso già presentato in Corte d’Appello, fissato per il 16 dicembre.
Intanto nel capoluogo abruzzese si è riunita l’Associazione nazionale magistrati per esprimere solidarietà ai giudici finiti al centro di insulti e minacce sui social per la decisione di allontanare i tre figli della coppia. «Ci sorprende - ha affermato il vicepresidente dell’Anm, Marcello De Chiara - che il ministro Nordio abbia nell’immediatezza annunciato una possibile ispezione», ammettendo «di non conoscere il contenuto del provvedimento». In merito De Chiara ha chiesto «maggiore cautela» per una vicenda ritenuta complessa. Lo stesso vicepresidente dell’Anm ha poi denunciato una «campagna di delegittimazione» nei confronti della magistratura, invitando anche la politica a evitare polemiche «strumentali».
Durante l’assemblea dei magistrati è intervenuta la presidente del Tribunale per i minorenni, Cecilia Angrisano, ribadendo come le decisioni assunte siano state frutto di un bilanciamento tra interessi e diritti per tutelare i minori e criticando la violazione della privacy dei bambini, «esposti in tutto quello che la legge prevede non si possa fare con un minorenne».
Intanto nel fascicolo del caso sono state depositate due nuove relazioni, che emergono come sostanzialmente favorevoli ai genitori. I documenti offrono una lettura positiva della situazione, senza evidenziare criticità rilevanti, e potrebbero influenzare la valutazione del Tribunale.
La vicenda continua a mobilitare gruppi e associazioni: ad Ancona, per il 6 dicembre, è stato annunciato un corteo «per la libertà delle famiglie» e contro le «ingerenze dello Stato», promosso da Anima Mundi e Marche Terre Libere. Gli organizzatori leggono il caso non come un fatto isolato, ma come il «segnale di una deriva culturale che colpisce chi tenta di costruire modelli di vita alternativi».

