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TENSIONI INTERNAZIONALI

Rutte: «Missili russi ipersonici potrebbero colpire Roma. L’Europa è un unico fronte di rischio»

Un avvertimento che scuote l’Europa e rilancia la necessità di una difesa comune senza ambiguità

Alfredo Zermo

03 Ottobre 2025, 13:58

03 Ottobre 2025, 13:57

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Immaginate un missile capace di viaggiare a cinque volte la velocità del suono, invisibile ai sistemi anti-missile tradizionali, diretto non solo verso il fronte orientale ma verso città come Roma, Amsterdam o Londra. Non è uno scenario fantascientifico, ma un allarme concreto lanciato dal segretario generale della Nato, Mark Rutte, in un’intervista al Tg1 Rai. Le sue parole squarciano il velo di sicurezza sulle distanze geografiche e politiche, portando l’Europa intera in prima linea di una minaccia che coinvolge direttamente l’Italia.

L’allarme di Rutte: un pericolo senza confini

Secondo Rutte, la capacità militare russa si è evoluta in modo preoccupante, rendendo i missili ipersonici un pericolo reale per tutta l’Alleanza Atlantica. «I più avanzati missili russi potrebbero colpire Roma, Amsterdam o Londra a cinque volte la velocità del suono», ha detto con chiarezza, sottolineando che questi armamenti non possono essere intercettati con i sistemi attualmente in uso. Non si tratta più solo di un conflitto confinato all'Est Europa: «Siamo tutti sul fronte orientale, non solo l’Estonia, la Polonia o la Romania, ma anche l’Italia», ha precisato il segretario generale della Nato.

Putin, la minaccia a lungo termine

Nel ragionamento di Rutte, il presidente russo Putin è già il principale avversario della Nato e una minaccia strategica di lungo periodo. Nonostante ciò, sottolinea la necessità di mantenere alta la guardia poiché il rafforzamento delle capacità militari di Mosca potrebbe tradursi in una minaccia credibile per l’intero blocco occidentale. Questa valutazione ha il sapore di un monito politico da parte dell’Alleanza, che si traduce in un richiamo a superare le ambiguità e a rafforzare coesione, investimenti militari, interoperabilità e un comando integrato efficiente, evitando ritardi e sovrapposizioni.

L’Italia al centro della coalizione occidentale

Roma viene riconosciuta come un nodo cruciale nella coalizione occidentale: il ruolo dell’Italia non è più marginale ma strategico. Rutte ha espresso apprezzamento per la premier Giorgia Meloni, definendola «un leader internazionale di grande caratura, rispettato in tutto il mondo, incluso a Washington». La posizione italiana nel sostenere l’Ucraina e nel garantire la difesa europea viene quindi rilanciata come fondamentale, confermando come l’Italia sia parte integrante del fronte che si oppone all’aggressione russa.

La sfida della difesa europea

L’allarme lanciato da Mark Rutte invita l’Europa a riflettere sul futuro della sua difesa collettiva, evidenziando la necessità di innovazione e potenziamento degli strumenti contro minacce sofisticate come i missili ipersonici, i quali, dati i loro limiti di intercettazione, rappresentano un salto di qualità nel pericolo. Questo mette in discussione non solo la dimensione militare, ma anche la politica e la diplomazia europea, che devono lavorare unite per una sicurezza integrata e condivisa.