Il caso
Rap, è caos in maggioranza, la Lega attacca: «L'assessore Alongi si dimetta»
La consigliera del Carroccio, Sabrina Figuccia, contro l'esponente di Forza Italia nella giunta di Roberto Lagalla: «Il dg Collesano e l’assessore si devono dimettere» Al centro, il “rimprovero” a un lavoratore
Un video sui social rischia di mandare in frantumi la maggioranza al Comune. Se fosse un film il titolo sarebbe i Figuccia contro tutti. Ma non si tratta di un film. Anche se un filmato c’è. È sulle bacheche del deputato regionale Vincenzo Figuccia, datato 4 novembre. Il parlamentare segue gli interventi di pulizia straordinaria a Borgo Nuovo, parla con i cittadini e dipendenti della Rap in servizio. Ed è lì il cortocircuito. Uno degli operai dice «l’azienda si è attivata, devo dire anche grazie all’onorevole Figuccia, per fare questo intervento». Parole che sono diventate oggetto di una contestazione disciplinare al dipendente, firmata dal direttore Collesano.
Ieri mattina in aula, il capogruppo leghista Sabrina Figuccia ha reso nota la vicenda, chiedendo le dimissioni del direttore Massimo Collesano e dell’assessore Pietro Alongi.
Figuccia e Figuccia, non è omonimia: il deputato e la consigliera sono fratello e sorella anche se in aula la parentela non viene mai nominata. Consiglio che, per inciso, doveva discutere del contratto di servizio della Rap (delibera sul filo di lana perché indispensabile per passare all’assestamento di bilancio, data ultima il 30 novembre) e che si è concluso con un nulla di fatto.
Collesano, la cui nomina ha scatenato le opposizioni e suscitato anche l’irritazione di Lagalla, e Alongi era in aula al momento del “j’accuse”. «Se l’assessore prende le distanze - ha annunciato poi nel pomeriggio Sabrina Figuccia - sono pronta a ritirare la richiesta di dimissioni». La consigliera spiega poi che quel «grazie all’onorevole Figuccia» detto dall’operaio «era un grazie per il rapporto umano che si era creato nei giorni precedenti, durante gli interventi. Lo difendo perché la sensazione è che si tratti di una interferenza nell’azione politica». Alongi tace ma nei corridoi del palazzo l’assessore in quota Lega, Anello, con delega allo Sport, cerca di tamponare il danno, riportando la questione sul piano gestionale. Forza Italia, con il capogruppo Piampiano, fa muro, definendo quello di Figuccia «un intervento surreale, totalmente fuori da ogni logica politica e di buona amministrazione» e chiede un chiarimento alla Lega, pena la compromissione del rapporto. Che tradotto è un problema politico su cui è stato “costretto” a intervenire il segretario regionale del partito. “Invitiamo tutti a riportare la vicenda nella giusta dimensione – dice Nino Germanà -. Auspico che tra alleati ci si sieda subito intorno ad un tavolo»”. Intanto l’opposizione scalpita con Argiroffi, Forello e Miceli che parlano di episodio che «dimostra come l’attuale maggioranza non sia in grado di garantire neppure la normale gestione del dibattito consiliare». In serata prende posizione anche il sindaco Lagalla. Difende Alongi «nessuna responsabilità può essere attribuita all’assessore, il quale, come è noto, non esercita funzioni gestionali all’interno della partecipata» e cerca di portare Figuccia a più miti consigli «confido - ha detto Lagalla - che saprà e vorrà escludere ogni volontario e consapevole addebito di natura politica all’azione dell’assessore Alongi».