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ALIMENTAZIONE

Uova: ecco quante consumarne alla settimana e a quali condizioni

Studi internazionali indicano che un soggetto adulto sano può consumare fino a 7 uova alla settimana senza che ciò comporti un aumento del rischio cardiovascolare

Alfredo Zermo

26 Ottobre 2025, 21:20

Uova: ecco quante consumarne alla settimana e a quali condizioni

Le uova sono da sempre un alimento popolare e versatile in cucina: ricche di proteine ad elevato valore biologico, con vitamine e minerali importanti, presentano tuttavia anche un elevato contenuto di colesterolo. Negli ultimi anni, la comunità scientifica ha rivisto il ruolo dell’uovo nell’alimentazione, offrendo indicazioni più sfumate rispetto al passato, anche perché il consumo abituale di uova non sembra aumentare il colesterolo

Quali sono i benefici nutrizionali?

L’uovo di gallina fornisce numerosi nutrienti utili: proteine complete, vitamine del gruppo B, colina, selenio, e anche vitamina D in misura non trascurabile. Inoltre, grazie al suo profilo nutrizionale, risulta un alimento economico e accessibile. Ad esempio, una recente metanalisi ha osservato che il consumo moderato di uova (fino a circa 7 alla settimana) non si associa ad un aumento della mortalità cardiovascolare o totale in una popolazione mediterranea. Quali sono le indicazioni sul consumo settimanale?

In Italia, le linee guida della Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) suggeriscono un consumo per la popolazione generale che si colloca attorno alle 2-4 uova alla settimana. Tuttavia, studi internazionali indicano che un soggetto adulto sano può consumare fino a 7 uova alla settimana senza che ciò comporti un aumento del rischio cardiovascolare – sempre che l’alimentazione sia complessivamente bilanciata.

  • Contesto dietetico complessivo: Il consumo di uova non può essere isolato dal resto della dieta. È importante limitare i grassi saturi, privilegiare una buona varietà di proteine (pesce, carni bianche, legumi), frutta, verdura e cereali integrali. 

  • Modalità di cottura: Le uova vanno preferite in modalità più leggere (sode, in camicia, alla coque) piuttosto che fritte abbondantemente con grassi animali. Le preparazioni ricche di burro, pancetta o formaggi molto grassi possono alterare il profilo salutistico del pasto.

  • Condizioni particolari: Per persone con patologie cardiovascolari, con diabete o con colesterolo elevato, è consigliabile un confronto con il medico o il nutrizionista. Alcuni studi suggeriscono che in questi casi il consumo di tuorlo va gestito con maggiore cautela. 

  • Uova come ingrediente nascosto: È bene considerare non solo le uova consumate “intere”, ma anche quelle presenti come ingredienti in altri alimenti (pasta all’uovo, dolci, prodotti da forno) che contribuiscono al quantitativo totale settimanale. 

Quali sono le conclusioni?

Alla luce delle evidenze, per un adulto sano inserire le uova nella propria alimentazione può essere una scelta nutrizionalmente valida, a patto che vengano rispettati alcuni criteri: consumo moderato, varietà nella dieta, preferenza per metodi di cottura leggeri e attenzione alle condizioni individuali di salute. Le indicazioni più conservatrici parlano di 2-4 uova a settimana, mentre studi più recenti suggeriscono che fino a 7 uova settimanali sono compatibili con buone condizioni di salute in soggetti senza patologie rilevanti.

Infine, è utile ricordare che l’obiettivo non è semplicemente “quante uova” ma “in quale contesto dietetico e di stile di vita” esse si inseriscono.

Un consiglio pratico

Per integrare le uova in modo utile e sano:

  • Alternale con altre fonti proteiche (legumi, pesce, carni bianche).

  • Prediligi uova cotte in modo semplice e accompagnale con verdure o cereali integrali.

  • Evita di sovraccaricare il pasto con condimenti ricchi di grassi saturi.

  • Se hai patologie o fattori di rischio (colesterolo alto, diabete, ecc.), consulta il tuo medico o nutrizionista prima di stabilire la frequenza di consumo.