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EDITORIA

Del Vecchio stringe per il gruppo Gedi: sul piatto “la Repubblica” e le testate radiofoniche

La famiglia Agnelli tentata dall'offerta dell'erede dell'impero Luxottica: l'operazione non riguarderebbe la totalità del gruppo

Leonardo Lodato

05 Dicembre 2025, 07:00

Del Vecchio stringe sul gruppo Gedi: sul piatto “la Repubblica” e le testate radiofoniche

La partita per l’acquisto del gruppo editoriale Gedi - che fa capo a testate storiche come La Repubblica, La Stampa e importanti emittenti radiofoniche (da Deejay a Radio Capital) - sembra entrare in una nuova fase. Leonardo Maria Del Vecchio starebbe infatti stringendo per l’acquisizione del gruppo Gedi dopo che il 1° dicembre scorso è scaduta l’esclusiva legata ai greci di Antenna Group (controllato dalla famiglia Kyriakou) anche se John Elkann sembrerebbe disponibile a concedere ai greci un’estensione del periodo prima di prendere la decisione definitiva.

Ma secondo fonti ben informate, Del Vecchio sarebbe entrato in gioco come potenziale acquirente alternativo, esercitando un ruolo da “jolly” proprio mentre la dinamica tra Elkann e Kyriakou resta fluida. Nella partita è entrato anche Lapo Elkann che starebbe insistendo con il fratello John per dare spazio al Family Office di Del Vecchio e far sì che si possa stringere la trattativa.

Questa operazione, in ogni caso, non riguarderebbe la totalità del gruppo: secondo gli accordi, infatti, La Stampa resterebbe esclusa dal perimetro dell’offerta di Del Vecchio.

Per Antenna Group, invece, l’obiettivo è ben chiaro: acquisire subito la maggioranza degli asset di Gedi e sfruttare il loro potenziale, in particolare quello dei canali radio. Il pacchetto offerto ai greci, inoltre, sarebbe salito fino a circa 140 milioni di euro grazie al rilancio recente, cifra messa sul tavolo per convincere Exor a cedere.

Dal canto suo, il coinvolgimento di Del Vecchio - erede dell’impero Luxottica - aggiunge al quadro un elemento di incertezza: la holding familiare detiene oggi una quota del 16,38% nella società madre, e l’idea di una sua entrata nel settore editoriale rappresenterebbe un cambiamento significativo rispetto agli attuali asset di riferimento. In prospettiva, la vendita di Gedi rappresenta molto di più di un semplice cambio di proprietà: sarebbe l’atto che segna la fine dell’epoca Agnelli-Elkann nell’editoria italiana e l’inizio di una nuova stagione, con un potenziale ridisegno degli assetti mediatici del Paese.