Il coraggio di osservare: 25 artisti uniscono Zafferana Etnea e Belpasso
Gemellaggio artistico: la mostra tra messaggi di pace, memoria dei conflitti e scambi culturali

Grande successo per il gemellaggio artistico tra Zafferana Etnea e Belpasso, grazie all’Associazione artistico-culturale di Zafferana “Giuseppe Sciuti” e al Centro culturale “Risvegli” di Belpasso. La sede dell’associazione zafferanese ha ospitato una Collettiva d’arte sul tema “Il coraggio di osservare”, che conferma il patto di gemellaggio sancito alcuni mesi fa con una prima collettiva allestita a Belpasso.
Graziella Torrisi, vice presidente dell’associazione “Giuseppe Sciuti”, ha portato i saluti del Presidente, maestro Corrado Iozia, impossibilitato a essere presente, e ha accolto i 25 artisti. «È bello ritrovarsi – ha detto – tutti insieme, uniti non solo dall’amicizia ma dalla consapevolezza di lanciare un messaggio di pace e di speranza, rivolti a un mondo dilaniato dai conflitti. Attraverso la nostra arte auspichiamo una rinascita, un’inversione di tendenza in cui si dia importanza ai valori umani, all’accoglienza, all’inclusione e alla solidarietà.»
Concetti condivisi dal maestro Pippo Ragonesi, Presidente del Centro culturale di Belpasso: «Questi quadri – ha detto – sottolineano il nostro personale modo di comunicare le nostre emozioni, i nostri sentimenti, il nostro modo di guardare la realtà. Il linguaggio universale dell’arte apre orizzonti, unisce, crea amicizie nuove e fortifica quelle vecchie.»
La consigliera comunale Cettina Coco, già assessore alle politiche sociali, si è soffermata «sul valore dell’arte, sul potere dell’arte, sul ruolo sociale che occupa e su come, attraverso il linguaggio artistico, possano abbattersi le barriere dell’incomprensione, scaturire il dialogo e creare un ponte tra i popoli. L’arte è mettere le proprie risorse a servizio delle comunità per favorirne la crescita umana e culturale. L’arte ha un alto valore etico e morale.»
Un gemellaggio anche dolciario, che ha visto sul banco le foglie da tè di Zafferana e i torroncini di Belpasso.
Ecco i 25 fantastici artisti: Maria Benfatto, Pippo Consolo, Andrea Consoli, Salvatore Laudani, Marta Giuseppa Lo Castro, Toni La Malfa, Maria Rosa Marcantonio, Carmen Massimino, Rosa Mirabella, Anna Maio, Marziano Nava, Giusi Piana, Pippo Ragonesi, Silvano Raiti, Elisabetta Maria Ricco, Connie Sciacca, Angela Vasta, Corrado Iozia, Graziella Torrisi, Graziella Bonaccorsi, Enza Sorbello, Tina Fichera, Maria Motta, Massimiliano Stimolo, Giuseppe Di Salvo.
Alcuni di questi artisti, tra un brindisi e l’altro, hanno voluto raccontarci i loro quadri esposti. Maria Benfatto: «Il mio quadro allude alle esplosioni dell’Etna e ho utilizzato la “tecnica materica” sulla scia dei maestri del Rinascimento, che creavano i supporti coloristici. Ho usato colla di coniglio e gesso di Bologna.»
Maria Rosa Marcantonio: «Ho utilizzato la tecnica dei mandala, realizzando il quadro con la ripetizione continua della frase “Pace infinita tra gli uomini e la loro natura tutta”.»
Ancora Anna Maio ha rappresentato «una ragazza afflitta per gli orrori della guerra»; Carmen Massimino, con tecnica di terra e argilla, ha rappresentato le stragi nel Mediterraneo; Graziella Bonaccorsi ha rappresentato “Le barche simbolo di libertà”; Angela Vasta il «no alla guerra»; Tina Fichera, «Le foglie d’autunno.»
Enza Barbagallo