Cultura
Borghi più belli d’Italia: la rete regionale di Sicilia tra i protagonisti del Festival nazionale a Bellano
Il coordinatore Michelangelo Giansiracusa tra i cinque interventi della plenaria per presentare l'evoluzione della governance locale

In occasione del Festival nazionale dei Borghi più belli d’Italia, svoltosi a Bellano dal 26 al 28 settembre, la compagine siciliana si è imposta come una delle realtà più dinamiche e strutturate del Paese: 17 Comuni su 25 hanno preso parte alla manifestazione e Michelangelo Giansiracusa, coordinatore regionale, è stato selezionato tra i cinque coordinatori nazionali invitati a intervenire nella sessione plenaria. Il suo intervento ha posto l’accento su una visione strategica capace di coniugare governance territoriale, innovazione e sostenibilità.
«La rete dei Borghi più belli di Sicilia rappresenta oggi un modello di cooperazione territoriale basato su identità, visione condivisa e capacità progettuale. L’ampia partecipazione al Festival nazionale dimostra una rete viva, coesa e pronta a confrontarsi con le grandi sfide del nostro tempo: rigenerazione, sostenibilità, attrattività. La nostra possibile evoluzione in Ente del Terzo Settore (ETS) apre nuove opportunità di sviluppo, non solo per i singoli Comuni, ma per tutto il sistema regionale dei borghi» hanno dichiarato Giansiracusa e Giuseppe Simone, vicepresidente della rete nazionale dei Borghi più belli d’Italia.
Avviato nel 2016 con la costituzione dell’ATS, il coordinamento siciliano si è ulteriormente rafforzato nel 2023 con la nascita dell’Associazione regionale e si prepara ora a una nuova fase grazie alla transizione verso l’ETS. Questo assetto consentirà la partecipazione diretta a bandi di finanziamento, lo sviluppo di progettualità in ambito energetico e ambientale e un più incisivo impatto dei singoli territori su scala regionale.
L’architettura organizzativa comprende un direttivo di cinque componenti, un comitato di supporto istituzionale e un comitato tecnico-scientifico pienamente operativo, che affianca i Comuni nella progettazione e nella definizione di strumenti normativi e strategici. In tale contesto, Giuseppe Simone svolge un ruolo cruciale come anello di congiunzione tra il network regionale e l’associazione nazionale, favorendo il dialogo e la continuità istituzionale tra i diversi livelli dell’organizzazione.