Fidas
Gela, la testimonianza: «Grazie al dono del sangue oggi sono rinato»
Rocco Smecca è stato vittima di un’aggressione. E solo grazie alle trasfusioni è stato salvato. Il suo racconto ha commosso la platea del teatro "Eschilo"
«Mio padre è un donatore di sangue da tanto tempo. Ho vissuto sulla mia pelle l’esperienza di chi riceve il frutto di questo dono, grazie alle numerose trasfusioni che mi sono state fatte ho potuto affrontare e superare un momento difficilissimo. Grazie al dono del sangue sono rinato»: è stato il passaggio più emozionante che riguarda il discorso di Rocco Smecca, il giovane gelese vittima lo scorso settembre di un’aggressione durante una serata tra amici.
Una coltellata gli ha lesionato il polmone e reciso un’arteria, rendendo necessario un intervento chirurgico salvavita con diverse trasfusioni di sangue. Smecca ha portato una testimonianza forte, ha ripercorso quei momenti terribili che gli stavano costando la vita domenica sera al teatro “Eschilo” in occasione dell’annuale appuntamento con la Giornata del donatore promossa da Fidas Gela, giunta quest’anno alla 45º edizione.
«Continuiamo a lavorare con impegno per la città; crediamo nel valore dell’associazionismo e della collaborazione con tutto il territorio. Il dono del sangue è al centro della nostra attività, ma puntiamo anche sui valori di cittadinanza attiva e la condivisione della promozione delle nostre bellezze. Se Gela cresce, sotto ogni punto di vista, cresciamo tutti insieme»: questo il pensiero condiviso dal presidente di Fidas Gela Enzo Emmanuello, dinanzi ad un teatro gremito. Segno che il mondo dei donatori è folto e può potenzialmente crescere.
Nel corso della manifestazione, come di consueto, sono stati consegnati i riconoscimenti alle donne e agli uomini che si sono distinti per la continuità nel gesto del dono.
E poi anche la condivisione dei numeri in crescita rispetto alle donazioni di quest’anno ed il sogno, sempre più concreto, di avere una nuova “casa” per la Fidas gelese.
Durante l’evento è stata inoltre presentata dall’ing. Marco Cannemi l’app Smartdonor, molto utile per tutti i donatori.
Sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco Terenziano Di Stefano, l’assessore alla salute Filippo Franzone, il direttore sanitario dell’ospedale Vittorio Emanuele Alfonso Cirrone Cipolla, il dott. Nunzio Marletta (direttore della Uoc di Medicina trasfusionale dell’Asp di Caltanissetta) ed il responsabile dell’Udr Fidas Antonio Moscato.