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il caso

Scambio di salme in ospedale e i parenti piangono il morto sbagliato

L'episodio all’ospedale “Maria SS. Addolorata” di Biancavilla

03 Dicembre 2025, 22:02

Scambio di salme in ospedale e i parenti piangono il morto sbagliato

Una vicenda dal sapore pirandelliano arriva da Biancavilla, in provincia di Catania: due salme, uomini della stessa età deceduti all’ospedale “Maria SS. Addolorata”, sarebbero state scambiate al momento della consegna ai familiari.

L’episodio risale a martedì scorso. Non è ancora chiaro nei dettagli cosa, o chi, abbia causato un errore tanto clamoroso.

I fatti accertati raccontano che, quel giorno, i due defunti, coetanei e morti entrambi in ospedale, si trovavano uno accanto all’altro nella sala mortuaria del presidio di Biancavilla, in attesa di essere riconsegnati ai parenti per l’ultimo saluto.

Per una delle due salme era stato rilasciato il nulla osta al trasferimento a domicilio, così da consentire il commiato in casa. Qualcosa è andato storto.

A complicare ulteriormente il quadro, anche il dettaglio che per entrambi fosse stata incaricata la medesima agenzia di pompe funebri.

Ricostruzione alla mano, uno dei defunti è stato preparato dagli addetti con gli abiti consegnati dalla famiglia. La bara non è stata sigillata, proprio per permettere ai congiunti di porgere un ultimo saluto una volta giunta in abitazione.

Solo dopo alcune ore, al momento dell’apertura del feretro, i familiari hanno scoperto lo scambio: davanti a loro non c’era il proprio caro, bensì un’altra persona.

Lo sconcerto è stato aggravato dal fatto che l’altra salma, rimasta in ospedale, non aveva parenti presenti che potessero accorgersi dell’errore.

A quel punto, ai familiari non è rimasto che avvisare l’agenzia funebre e far rientrare in ospedale il feretro sbagliato.

In camera mortuaria si è proceduto alla verifica delle identità, quindi alla svestizione e alla nuova vestizione del defunto corretto, che è stato infine trasferito a casa, dove lo attendevano i suoi cari.

Un episodio paradossale, le cui responsabilità, al momento, non sembrerebbero imputabili alla struttura sanitaria.