Ragusa
Vittoria, tre ordinanze di custodia cautelare per il sequestro-lampo di Gaetano Nicosia
Il diciassettenne, figlio di un imprenditore e commerciante agricolo, venne rapito a settembre
Il gip di Catania ha emesso tre ordinanze di custodia cautelare per il rapimento di Gaetano Nicosia, 17 anni, avvenuto il 25 settembre scorso a Vittoria (Ragusa). Si tratta di Gianfranco Straquadaini, 50 anni, Stefano La Rocca, 23 anni, Giuseppe Cannizzo, 40 anni. Le ordinanze sono state eseguite dalla Polizia di Stato - Squadra Mobile della Questura di Ragusa, della Sisco di Catania e del commissariato di Vittoria con il coordinamento e il supporto del Servizio centrale operativo della direzione centrale anticrimine. I tre sono accusati, in concorso tra loro, di sequestro di persona a scopo di estorsione, di furto aggravato, porto e detenzione illegale di armi da fuoco.
Un sequestro che aveva i contorni del giallo. Il padre del ragazzo, Gianni Nicosia è un imprenditore e commerciante agricolo molto noto anche oltre il perimetro municipale. Uno che si è fatto da solo per dare lustro e prestigio alla comunità ipparina. Una famiglia perbene della Vittoria onesta e laboriosa ha vissuto ore di angoscia. Il giovane era stato sequestrato nel quartiere Forcone, in cui si riuniscono i giovani, area spesso agli onori della cronaca per notizie legate allo spaccio: via Giovanni Giangreco, all'angolo con via Giuseppe Fava, alla periferia della città, in contrada Marangio. Il luogo del presunto rapimento si trova nei pressi di un grosso centro revisioni e officina meccanica che a quell'ora però era chiuso.
Secondo quanto riferito ai poliziotti dagli amici del ragazzo rapito, due Fiat Panda, una bianca e una nera, si sarebbero avvicinate al gruppo. Due uomini con il volto coperto e armati sarebbero scesi dall’auto scura e rivolgendosi direttamente al giovane per cognome: «Nicosia?». E, dopo avergli strappato il cellulare, che hanno poi lasciato a terra, lo hanno caricato con la forza sull’auto e sono fuggiti in direzione della Statale 115. Nicosia era stato rilasciato la sera dopo il rapimento senza che - dissero gli inquirenti - fosse stata richiesta una somma di denaro per la liberazione. Il caso continua a essere seguito direttamente dal procuratore capo Francesco Pulejo e dal sostituto Monica Monego; dal questore Marco Giambra, dal capo della Mobile Andrea Monaco e dal vice questore Giovanni Arcidiacono.

