Il caso
Ad Agrigento rubinetti a secco, ma l’acqua si spreca. Aica: «Manovra sbagliata nei serbatoi»
Lo sversamento che da mesi invade la via Papa Luciani causato da un errore tecnico. Che ora scatena le polemiche
Nel pieno delle turnazioni che lasciano i rubinetti a secco in gran parte dei Comuni, l’acqua di Siciliacque ad Agrigento ha deciso di imboccare una strada tutta sua: non quella delle case, ma quella dell’asfalto. A scorrere non sono stati i soliti rivoli da condotte rotte, ma un fiume in piena fuoriuscito da una vasca di accumulo nella Rupe Atenea. La toppa è arrivata poche ore dopo dall’Azienda Idrica Comuni Agrigentini, che ha parlato di una «manovra errata» di un operatore. Ma resta viva la rabbia dei cittadini e quella del circolo locale di Legambiente, che ha bollato come “imbarazzante” la iniziale giustificazione della presidente Aica, Danila Nobile. Secondo l’associazione ambientalista, la dirigente avrebbe definito il flusso d’acqua che da mesi invade via Papa Luciani un “normale sovrappieno”, come se fosse routine sversare decine di litri al secondo su strada. Una versione che stride con i disservizi e con il contenzioso milionario tra Aica e Siciliacque, creditrice di 20 milioni di euro.
«Se davvero esiste un surplus – incalza Legambiente – perché disperderlo invece di aumentare la distribuzione ai cittadini o chiedere una riduzione delle portate? Pagare tariffe elevate per poi scaricare acqua potabile sull’asfalto non rientra certo tra le opzioni di buona gestione". Legambiente ha chiesto l’intervento del governo regionale e dell’Ars, che proprio in questi giorni deve deliberare prestiti per coprire i debiti di Aica. A chiudere la vicenda è stato il direttore generale di Aica, Francesco Fiorino, che dopo una verifica tecnica ha confermato l’errore umano: «Ho verificato che c’è stato un errore di un nostro operatore nelle manovre ai serbatoi. Il problema è stato risolto e assumeremo provvedimenti nei confronti di chi ha determinato il grave disservizio».