Allarme
Uila denuncia caporalato e lavoro irregolare: a Catania 4.500 imprese su 14.000 assumono
Il sindacato chiede un dialogo con imprese, enti bilaterali, investimenti per sicurezza e riforme
“A Catania, 4.500 imprese agricole su 14.000 assumono. In Sicilia, meno di 50.000 su 120.000. È un sintomo evidente e grave di lavoro irregolare, che non solo penalizza operaie e operai dei campi ma crea anche concorrenza sleale ai danni delle aziende sane”.
Il segretario generale Uila, Nino Marino, ha aperto così il Consiglio generale dell’organizzazione sindacale delle province di Catania e Messina che s’è riunito nella sala “Mico Geraci” della sede etnea Uil in via Sangiuliano.
Sono intervenuti nel dibattito la segretaria della Uil di Catania Enza Meli, che ha fra l’altro portato i saluti del segretario Uil di Messina Ivan Tripodi, il segretario organizzativo della Uila Sicilia Enzo Savarino e il presidente provinciale dell’Inail Roberto Prestigiacomo che s’è soffermato sui numeri, sempre troppo alti, degli infortuni nel settore primario e sull’attività antinfortunistica dell’Istituto. In sala i componenti della Segreteria territoriale Uila che sono Gaetano Corbino, Maria Cristina Gullotto, Fortunato Maio, Giuseppe Musca, Nino Lombardo, Salvatore Pinzone, Roberto Prestigiacomo e Alessandro Salamone assieme al tesoriere Andrea Cavallaro.
Nella sua relazione, Marino ha ribadito la necessità del dialogo con le imprese sottolineando, fra l’altro, il ruolo degli enti bilaterali agricoli territoriali: “La sinergia tra sindacati e associazioni datoriali è fondamentale per consentire l’incontro trasparente di domanda e offerta nel mercato del lavoro, oltre che per assicurare una gestione sana dei servizi di trasporto da e per i luoghi dove si svolge l’attività produttiva. Tutto questo costituisce l’esatto contrario dell’intermediazione illecita e del caporalato. È un antidoto contro il veleno che uccide questo settore”.
Il segretario della Uila ha, inoltre, citato “i significativi passi avanti nella lunga marcia di operai forestali e personale dei Consorzi di Bonifica verso il pieno riconoscimento del proprio ruolo nella Protezione dell’Ambiente”.
Nino Marino, infine, ha aggiunto: “Se oggi la Regione, in primo luogo il presidente Renato Schifani, definisce necessario investire risorse importanti di bilancio per le due categorie, questa è una vittoria della Uila e del sindacato unitario dopo una battaglia durata anni. Obiettivo finale, comunque, restano le riforme che rivendichiamo da sempre”.