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Dalla Commissione Bilancio dell'Ars arriva l'ok al "prestito" di 20 milioni ad Aica per sanare il debito con Siciliacque

Margherita La Rocca Ruvolo: «La soluzione consente di affrontare una situazione complessa senza creare disagi ai cittadini. La Regione conferma il proprio impegno nel sostenere la gestione pubblica dell’acqua»

Redazione La Sicilia

26 Novembre 2025, 19:05

Dalla Commissione Bilancio dell'Ars arriva l'ok al "prestito" di 20 milioni ad Aica per sanare il debito con Siciliacque

La commissione Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana ha approvato l’articolo 16 della legge di stabilità regionale, che dispone un finanziamento complessivo di 20 milioni di euro a favore della società consortile Aica: 10 milioni nel 2026 e altri 10 nel 2027.

Le risorse, da restituire alla Regione Siciliana in un arco di dieci anni, permetteranno ad Aica di saldare il debito con Siciliacque, garantendo così continuità e stabilità al servizio idrico nell’Agrigentino.

Lo rende noto, in una nota, la vice presidente della commissione Bilancio dell’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo. “Un ringraziamento – aggiunge la parlamentare – va al presidente della Regione, Renato Schifani, per aver individuato una soluzione concreta e sostenibile che consente di affrontare una situazione complessa senza creare disagi ai cittadini. Con questo intervento, la Regione conferma il proprio impegno nel sostenere la gestione pubblica dell’acqua. Va evidenziato il grande lavoro che l’Ati idrico sta portando avanti, con diversi investimenti destinati al miglioramento delle infrastrutture idriche.”

“Oltre al rifacimento della rete idrica di Agrigento – prosegue la deputata di Forza Italia – mi riferisco ai lavori per circa 24 milioni di euro per l’ottimizzazione delle reti idriche di Grotte, Porto Empedocle, Racalmuto, Villafranca Sicula, Ravanusa, Campobello di Licata, Lucca Sicula, Montallegro, Montevago, Sambuca di Sicilia, San Giovanni Gemini e Canicattì, che consentiranno di ridurre le dispersioni d’acqua. Altri 25 interventi per recuperare risorse idriche permetteranno un recupero di 250 litri al secondo, acqua che sicuramente non acquisteremo più da Siciliacque. L’obiettivo deve essere quello di ridurre progressivamente il ricorso al sovrambito, così da calmierare i costi.”