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Giudiziaria

Droga e telefoni in cella al Pagliarelli, chiuse indagini per Niko Pandetta e per altri 34

Nell'inchiesta rimasero coinvolti anche agenti penitenziari del carcere palermitano

Redazione La Sicilia

25 Novembre 2025, 14:17

Niko Pandetta

Niko Pandetta

Avviso di conclusione indagini per il cantante neomelodico catanese Niko Pandetta per la vicenda relativa all'ingresso nel carcere Pagliarelli di Palermo di droga e telefoni cellulari.

Oltre a Pandetta, nipote dello storico boss catanese Turi Cappello, nell'inchiesta, ricordiamo, sono finiti arrestati anche alcuni agenti della polizia penitenziaria che, dietro compenso, avrebbero favorito l’ingresso nell’istituto di apparecchi e stupefacenti. Gli arresti sono scattati il 23 maggio, nell’ambito di un’indagine condotta dai carabinieri insieme alla polizia penitenziaria. I sostituti procuratori Daniele Sansone e Antonio Carchietti hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini a 35 dei 48 indagati; per una decina è stato disposto il giudizio immediato.

L’avviso è stato notificato, oltre che a Pandetta, ad Alfredo Abbate, Alessio Alario, Francesco Bertolino, Claudio Caruso, Salvatore Castiglione, Denise Cataldo, Francesco Cerniglia, Andrea Gianluca Cintura, Salvatore Paolo Cintura, Eugenio D’Alleo, Giovanna Di Fatta, Salvatore Di Giovanni, Daniele Di Napoli, Alex Di Vita, Marco Ercoleo, Luigi Falzone detto “Alessandro”, Orazio Fuselli, Paolo Giacalone, Emanuele Lanza, Antonino Lo Nigro, Nunzio Piccolo, Fabio Machì, Antonino Manzo, Roberto Mendolia, Riccardo Orlando, Salvatore Puleo detto “il nano”, Vincenzo Ragusa, Angelo Sciolino, Alessandro Tutone, Roberto Ventimiglia, Deborah Ventimiglia, Vincenzo Vinci, Ivan Zuccarà e Carlo Zammito.

Dagli atti emerge che i detenuti non avrebbero esitato a ricorrere a violenti pestaggi contro chi non si adeguava alle regole imposte. È stato inoltre ricostruito il presunto “tariffario” della droga smerciata dietro le sbarre: “Una canna al prezzo di tre pacchi di sigarette, cioè circa 20 euro, un grammo di hashish tra i 100 e i 150 euro - come riporta l’ordinanza - un grammo di cocaina che può costare anche 500-600 euro, ho visto vendere due canne anche 20-30 pacchi di tabacco, di cui ogni pacco costa 6,70 euro. Per i telefoni si dovevano sborsare 500 euro e c’è chi ha guadagnato 15 mila euro in un mese e mezzo”.