Cronaca
Acate, l'impresa Longo: "Quereliamo l'Usb e chiediamo un danno d'immagine di 100mila euro"
"Ci hanno volutamente confuso con il caso Daouda, con cui noi non abbiamo nulla a che vedere"
Daouda Diane, il mediatore scomparso
Una querela per diffamazione aggravata e la richiesta di un risarcimento di 100mila euro. È l’azione avanzata dal legale Pietro Ivan Maravigna, che rappresenta l’imprenditore Salvatore Longo, ai danni dell’Usb Ragusa.
“L’azione legale - spiega Maravigna - è resa obbligatoria a seguito della diffusione, a mezzo stampa e web di gravissime e premeditate falsità. La Usb Ragusa sta deliberatamente e strumentalmente collegando l’azienda del signor Longo a vicende di cronaca tragica che non le appartengono in alcun modo”. Tutto nasce, quindi, dalle dichiarazioni dei componenti del sindaco che hanno associato un incidente avvenuto nel 2024 nell’azienda di Longo, alla nota scomparsa di Douda Diane. In questa azione il legale ci vede del dolo: “l’azienda del Signor Salvatore Longo - spiega - non è l’azienda in cui lavorava il sindacalista extracomunitario scomparso. Si tratta di una mera e clamorosa omonimia sfruttata cinicamente dalla Usb per cavalcare l’onda emotiva e costruire una narrazione distorta. L’affermazione che l’azienda fosse già nota per episodi del genere è una vergognosa menzogna. L’azienda del signor Longo vanta un passato impeccabile. L’infortunio recente è il primo incidente sul lavoro in assoluto registrato nella sua storia. Contrariamente alle insinuazioni diffamatorie, la ditta ha agito con la massima trasparenza, collaborando con le autorità e provvedendo immediatamente a regolarizzare doverosamente tutti gli inadempimenti riscontrati, assumendo ogni responsabilità del caso”.
L’imprenditore è quindi determinato a portare avanti l’azione legale nei confronti del sindacato per difendere la propria onorabilità: “È fondamentale stigmatizzare come l'azione sindacale dell'Usb Ragusa- scrive ancora il legale- sia basata su una pura demagogia e sul sensazionalismo. Questo approccio irresponsabile non solo diffama, ma crea un danno sistemico alle imprese che, come quella del signor Longo, operano sul territorio generando ricchezza e posti di lavoro. Confondere scientemente un incidente sul lavoro isolato e già gestito con le peggiori pagine della cronaca nera ha il solo effetto di minare la fiducia nel sistema produttivo locale, ostacolando l'occupazione e il benessere collettivo, a esclusivo vantaggio di una campagna di auto-promozione basata sulle bugie. Ricollegare il signor Longo e la sua attività a scenari di episodi gravissimi e alla scomparsa di un lavoratore, fatti che riguardano soggetti terzi ed estranei, ha causato un gravissimo ed ingiustificato danno d'immagine a un’azienda sana e ai suoi dipendenti- L’organizzazione sindacale sarà chiamata a rispondere civilmente e penalmente di queste condotte in tutte le sedi competenti, per garantire che sia ristabilita la verità dei fatti”.