sanità
Pronto soccorso Taormina: «Pazienti ammassati nei corridoi e l'astanteria è uno sgabuzzino». L'interrogazione di Italia Viva
I parlamentari Davide Faraone e Dafne Musolino hanno effettuato una visita nella struttura sanitaria. «Grave anche la situazione della cardiochirurgia pediatrica», dicono
«Nel pronto soccorso i pazienti sono ammassati nei corridoi, le barelle stipate come in un magazzino, i visitatori costretti a fare lo slalom tra i corpi sofferenti. L’Astanteria è uno sgabuzzino, non un presidio sanitario». La denuncia arriva dai parlamentari di Italia Viva Davide Faraone e Dafne Musolino, dopo una visita alla struttura sanitaria taorminese, su cui hanno predisposto un’interrogazione.
I due descrivono quanto trovato: «Barelle con pazienti ammassati nei corridoi, lo ammettono persino i medici e gli infermieri, autentici eroi che lavorano in condizioni inumane. Nell’Astanteria, una stanza di venti metri quadri, nove pazienti su barelle, incollati l’uno all’altro, senza privacy né dignità. Malati in osservazione che aspettano giorni, anche dieci, prima di trovare un letto in reparto».
La visita ha riguardato anche il reparto di Cardiochirurgia pediatrica in convenzione con l'istituto Bambin Gesù di Roma, il cui futuro è da anni incerto. Secondo l'ultima versione della rete sanitaria approvata dal governo regionale e al vaglio del ministero, il reparto dovrebbe essere trasformato da unità operativa complessa a semplice e passare sotto la direzione dell'ospedale Papardo di Messina. «È gravissima anche la condizione della Cardiochirurgia pediatrica - dicono Faraone e Musolino - un’eccellenza che la politica rischia di far morire di abbandono. Tre medici reggono un reparto che salva vite ventiquattr’ore su ventiquattro, operano con professionalità e umanità straordinarie, ma senza certezze sul futuro del reparto, tra rimpalli burocratici e guerre di competenza tra Palermo e Taormina. È la fotografia di una sanità lasciata marcire dove l’unica cosa che funziona è la professionalità di medici, infermieri e specializzandi, costretti a supplire alle carenze strutturali e di organico. Chiederò al ministro di spiegare perché, nonostante i fondi del PNRR e le promesse di potenziamento, il Pronto soccorso di Taormina resta uno sgabuzzino e la Cardiochirurgia pediatrica è in grave difficoltà. Serve un piano straordinario per salvare l’ospedale e, con esso, la dignità della sanità siciliana».