×

il processo

Contraddizioni del confidente e perizie contestate: la difesa chiede l'assoluzione per gli ex agenti di polizia

Collaboratori di giustizia ritenuti inattendibili, testimone ritrattante e perizie patrimoniali e calligrafiche contestate

27 Ottobre 2025, 07:44

Contraddizioni del confidente e perizie contestate: la difesa chiede l'assoluzione per gli ex agenti di polizia

La difesa degli ex componenti della sezione narcotici della Squadra Mobile aretusea, Rosario Salemi e Giuseppe Iacono, ha puntato l'arringa sull'inattendibilità delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia e per tale motivo ha chiesto alla Corte d'Assise (presidente Antonella Coniglio, a latere Giuliana Catalano e Giulia D'Antoni) una sentenza di assoluzione.

Gli avvocati Pietro Granata per Salemi, e Puccio Forestieri per Iacono, hanno puntato il dito su Massimiliano Mandragona il quale nel luglio 2021, sei mesi dopo il pentimento di Francesco Capodieci, interrogato dai magistrati della Dia, in un primo momento aveva escluso che i due poliziotti avessero commesso delle irregolarità. Poi, ripensandoci, ha confermato le dichiarazioni di Capodieci sostenendo che dieci anni prima, da confidente, avrebbe permesso ai due investigatori di fare operazioni antidroga con l'impegno di tornargli parte della merce sequestrata. Il processo ai due imputati è imperniato in parte sulle dichiarazioni di Mandragona il quale, però, a distanza di qualche mese da quel verbale, ha scritto ai due ex poliziotti della Squadra Mobile, scusandosi per le accuse e le falsità riferite sul loro conto.

I due legali difensori hanno contestato anche la perizia sugli accertamenti patrimoniali. In particolare, l'avvocato Forestieri ha riferito che Iacono non abbia avuto alcun introito illecito e che i soldi che gli sono stati sequestrati sarebbero il frutto di un'assicurazione mentre la casa sarebbe stata acquistata contraendo un mutuo. I due difensori hanno anche evidenziato le perizie calligrafiche che hanno escluso che ci sia la firma o la sigla dei due imputati sui plichi dai quali sarebbe sparita la droga destinata alla distruzione.

All'udienza di giovedì toccherà ancora alla difesa con le arringhe degli avvocati Sebastiano Troia e Salvatore Liotta. Potrebbe essere necessaria l'ulteriore udienza del 13 novembre per emettere il verdetto.