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I verbali del pentito Cerbo “scarface”

«Io ero il “faccendiere” dei Mazzei a Milano, la coalizione fra clan in Lombardia c’è stata»

Ecco cosa ha raccontato William Cerbo ai pm della Dda di Milano sugli affari che faceva per conto del clan

Laura Distefano

26 Ottobre 2025, 08:51

09:20

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«Io non sono un rappresentante economico del clan Mazzei, io sono un collettore economico della famiglia Mazzei a Milano». Così il 24 settembre scorso William Cerbo, lo «Scarface» catanese, si presenta ai magistrati della Dda di Milano. La carta d’identità criminale, insomma, è diversa da quelle che forse gli hanno attribuito. E lui, ai magistrati, lo ha voluto chiarire per benino. «Io non sono mai stato a livello, come dire, di vicinanza al clan Mazzei, inteso come clan su strada. Io sono sempre stato vicino alla famiglia Mazzei, il nucleo principale», ha aggiunto. William Cerbo parla di aver fatto negli anni operazioni quasi per 250.000 euro per conto della famiglia mafiosa. E se non c’era Nuccio Mazzei, il figlio del fondatore Santo (uomo d’onore di Cosa Nostra), allora gli affari li avrebbe fatti con Cristian Marletta. Chi è? Il nipote del capomafia. Il figlio di Simona Mazzei, sorella di Nuccio.

I pm milanesi sono curiosi. Ma Cerbo come arriva alla corte dei «carcagnusi» (così è il nomignolo del clan Mazzei)? Il collaboratore lo spiega: con un fidanzamento. «Entro in orbita Mazzei perché tempo addietro, avevo 14...15 anni, ero fidanzato con la nipote di Angelo Privitera», risponde. E poi spiega: «Angelo Privitera detto “Scirocco”». Un pezzo da novanta del clan. Che fino a poco tempo fa è stato anche il capo operativo della cosca, considerando che i vertici «di sangue» sono tutti in carcere da diversi anni ormai. Angelo “Scirocco” è stato arrestato in un blitz dove emergevano addirittura contatti con i clan trapanesi per poter investire nel contrabbando di prodotti petroliferi. E quindi fare soldi con «l’oro nero». I contatti dei Mazzei con Trapani risalgono veramente agli anni Novanta. Santo Mazzei ha partecipato a summit dove il defunto Messina Denaro era il capo indiscusso. Ma da quello che racconta Cerbo i Mazzei avrebbero profondi legami anche con famiglie della camorra napoletana.

Il collaboratore è preparato nella storia della mafia catanese: conosce profili, parentele, nomignoli, migrazioni. Ma a un certo punto capisce che i soldi, avendo sempre alle spalle un esponente dei Mazzei, li avrebbe potuti fare più facilmente a Milano. Lontano dai radar della Dda catanese. Anche se non è servito a salvarlo dalle manette. Qui operava sotto l’ala di Gaetano Cantarella, detto Tano ’u curtu, che poi nel 2020 è sparito. E, nell’aggregazione delle mafie in Lombardia, sarebbe toccato a Cerbo fare da portavoce. Però il pentito a un certo punto avverte i pm che di tutti gli imputati ne conosce veramente pochi. «Questo non è un dato rilevante. Secondo lei Totò Riina conosceva tutti gli affiliati a Cosa Nostra?», è la domanda retorica del pm di Milano. «Assolutamente no. Però - risponde Cerbo - per quello che ho vissuto io certamente c’è stata una coalizione, quantomeno dove posso io testimoniare, fra clan Mazzei (all’epoca diretto da Tano Cantarella), Giancarlo Vestiti quindi clan Senese, Santo Crea e il gruppo Nicastro». Queste quattro famiglie erano quelle che occupavano «i posti apicali» e sotto c’erano «tutti gli aggregati». «Ho vissuto in primis la nascita - dice Cerbo - di questa aggregazione». I procuratori drizzano le orecchie. Perché da Cerbo arriva la conferma della ricostruzione accusatoria: cioè che il «consorzio delle mafie» in Lombardia è stata una realtà. «Io mi trovo in quel periodo, a Milano, parallelamente alla nascita di questa aggregazione, chiamiamola così, tra più gruppi criminali, contemporaneamente io sto facendo il mio illecito, non posso negare il mio addebito associativo in questo sistema, chiamiamolo come vogliamo, perché più volte, dopo la scomparsa di Tano, sono stato l’unico ad avere rapporti con la famiglia Mazzei, l’unico a Milano, quindi più volte è capitato che ho portato qualche «ambasciata» e viceversa».