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Il delitto

Omicidio Mattarella, il gip: "Piritore continua a depistare". L'ex prefetto impugna i domiciliari

Ex prefetto Piritore arrestato per presunto depistaggio nell’omicidio di Piersanti Mattarella: il gip parla di menzogne persistenti, lui nega e annuncia ricorso

Luigi Ansaloni

25 Ottobre 2025, 15:39

17:29

Piersanti Mattarella

Piersanti Mattarella

“Nessuna resipiscenza ha mostrato Piritore a distanza di oltre quarant’anni dai fatti quando è stato esaminato dall’ufficio del pubblico ministero nel settembre del 2024: avrebbe potuto manifestarla con un mero ‘non ricordo’ dato il tempo trascorso. Al contrario Piritore ha voluto fornire indicazioni ulteriormente fuorvianti sulle sorti della prova regina dell’omicidio in pregiudizio di Piersanti Mattarella.

Chi opera in tal modo manifesta una pervicacia nella volontà delittuosa che collide con qualsivoglia prognosi favorevole circa il suo futuro comportamento”. Lo scrive il giudice per le indagini preliminari di Palermo, Antonella Consiglio, nell’ordinanza di custodia cautelare a carico dell’ex prefetto Filippo Piritore, arrestato ieri con l’accusa di aver depistato le indagini sull’uccisione di Piersanti Mattarella. Piritore è stato ascoltato una settimana fa, nel corso di un interrogatorio preventivo. Secondo il gip Consiglio, l’indagato potrebbe perseverare nelle menzogne e nei depistaggi, “cosa che ha fatto dal 1980, giovane poliziotto, e ha continuato a fare ad oggi, sempre tacendo, occultando e quando necessario depistando, chiaramente andando al di là della tutela di sé stesso e della sua posizione”.

L’ex prefetto presenterà ricorso al Tribunale del riesame contro la misura degli arresti domiciliari. I suoi difensori, gli avvocati Gabriele Vancheri e Dino Milazzo, impugneranno nei prossimi giorni il provvedimento emesso dal gip Antonella Consiglio su richiesta della Dda di Palermo ed eseguito ieri. Secondo l’accusa, Piritore avrebbe contribuito alla sparizione del guanto lasciato da uno dei sicari del presidente della Regione Siciliana nell’auto rubata utilizzata per la fuga. Nelle scorse settimane è stato sentito dal giudice che aveva disposto l’interrogatorio preventivo, ribadendo la propria estraneità ai fatti e ridimensionando il proprio ruolo nella vicenda.