Quartieri
Via Antonello da Messina: schizofrenia ambientale tra ordine e abbandono
Rifiuti non ritirati, materassi accatastati, rischio incendi e invasione di topi, insetti e zanzare; residenti in protesta per l'assenza della Tekra
Rifiuti ingobranti abbandonati ai margini delle strade
Quella stradina dietro i palazzi di via Antonello da Messina affetta da schizofrenia ambientale. Lì, all’incrocio tra la strada dedicata al grande pittore messinese e via Mazzanti, riguardo agli ingombranti ciascuno fa come gli pare, ma in maniera speculare. Da una parte, quella che affaccia sulla via, i residenti hanno apposto su ogni porta, asse, infisso, sedia e ingombrante il giusto codice comunicato al telefono dalla Tekra.
«Ma nonostante il codice nessuno è passato a ritirare gli ingombranti – lamenta Giulia, che in effetti abbiamo trovato con lo scotch in mano a fissare i fogli – ormai da tante settimane. Stamattina ho sceso altra roba, dopo aver prenotato, ma mi sa che resterà qui a lungo».
Qualche metro più in là - stessa stradina, sempre dietro le palazzine – una discarica di materassi e immondizia, masserizie e spazzatura gettate alla rinfusa, contro il muretto, senza alcun codice di ritiro, semplicemente ammonticchiati lì. «Tanto qui la spazzatura non la ritirano – accusa Nicola, residente – quindi perché devo perdere tempo a telefonate e chiedere un intervento, se poi non passa nessuno? E io allora sporco, tanto ormai la nomina ce l’hanno fatta fare».
Oltre il muro contro il quale sono appoggiati sia gli ingombranti regolarmente segnalati e codificati sia la discarica a cielo aperto, un terreno incolto, sporco, pieno di sterpaglie secche «che prima o poi prenderanno fuoco», si allarma Lucia. «Ci affacciamo dalle finestre e vediamo lo squallore totale, e in estate topi, insetti e zanzare “sono con la pala”, ogni giorno».
Tutto questo nascosto dietro le palazzine color salmone e zafferano di via Antonello da Messina, lì dove per metà si sporca e abbandona e per metà si cerca di collaborare, «se soltanto la Tekra si facesse vedere più spesso».