Il delitto di Chiara Poggi
Garlasco, Andrea Sempio parla a "Chi l'ha visto": «La mia verità sullo scontrino del parcheggio» (VD)
Il 37enne, indagato in concorso per l’omicidio avvenuto il 13 agosto 2007, chiede la verifica delle telecamere di Vigevano; un supertestimone smentirebbe l'alibi dell'uomo
Andrea Sempio
«Sì, certo»: Andrea Sempio, intervistato da Chi l’ha visto? in onda questa sera, ha confermato di aver ritirato lui lo scontrino del parcheggio di Vigevano la mattina in cui fu uccisa Chiara Poggi, e su questo «no», non ha alcun dubbio.
«Sarebbe stata una cosa migliore, se avesse destato sospetti all’epoca» ha osservato, auspicando che le «autorità si mettessero a ricercare nelle telecamere della piazza di Vigevano se effettivamente c’era una ripresa di me quella mattina».
Il 37enne, oggi indagato in concorso per l’omicidio avvenuto il 13 agosto 2007, ha aggiunto: «Forse sarebbe stato meglio per me se avesse destato più interesse in quel momento. A parte che lo scontrino me lo hanno chiesto un anno dopo e di video non ce ne erano più».
«Lo scontrino è stato esibito e prodotto in un momento in cui non era indagato, quindi è improprio definirlo alibi perché un testimone non deve fornire alibi», dichiara l’avvocato di Sempio, Liborio Cataliotti.
Ora che il suo assistito è indagato per l’omicidio in concorso di Chiara Poggi, l’eventuale mancanza di un alibi «sarebbe un mero indizio e non una prova che nella migliore delle ipotesi dal punto di vista dell’accusa varrebbe pochissimo».
Le affermazioni arrivano a commento delle notizie, diffuse da alcuni quotidiani, su un presunto testimone che smentirebbe lo scontrino come alibi nel caso del delitto di Garlasco.
