Grammichele
«Appalto Ssr Kalat Ambente, procedura di gara viziata»
Nota del presidente di Confambiente Catania-Confcommercio imprese per l'Italia, Giuseppe Guagliardi: "La commissione ha assegnato un appalto più alto rispetto a quello offerto da altri partecipanti". Presentato ricorso

Presentato ricorso per asserite irregolarità procedurali nell’appalto per i servizi di igiene urbana nel Calatino. Si tratta della gara, del valore di oltre 110 milioni di euro, indetta dalla Srr Kalat Ambiente per l’affidamento dei servizi di igiene urbana sui 15 comuni del Calatino. Un appalto di rilevanza strategica per il territorio, che adesso finisce al centro di una controversia legale per presunte violazioni – questo quanto sostenuto in una nota di Confambiente – delle regole di gara.
A sollevare la questione è Giuseppe Guagliardi, presidente di Confambiente Catania–Confcommercio imprese per l’Italia: «Le procedure di gara potrebbero essere viziate». Il ricorso presentato davanti al TAR si è reso necessario «per far rispettare – si sostiene nella nota – le regole stabilite in sede di bando. Secondo quanto denunciato nel ricorso, pur essendo le regole di partecipazione chiaramente definite nei documenti di gara, la commissione avrebbe modificato il metodo di calcolo dei punteggi senza alcuna base normativa. L’RTI ricorrente denuncia un’interpretazione delle regole definita “quasi sartoriale”, con una graduatoria stilata secondo criteri difformi da quelli originariamente previsti. La situazione si aggrava ulteriormente secondo le contestazioni presentate: non solo il metodo di assegnazione dei punteggi sarebbe stato modificato in corso d’opera, ma la commissione avrebbe commesso errori anche nell’applicazione dei nuovi criteri. L’interpretazione ulteriormente personalizzata dei parametri di valutazione avrebbe portato all’attribuzione di punteggi che, secondo il ricorrente, non corrisponderebbero al regolamento applicato».
«Accanto alle irregolarità procedurali contestate, si stanno valutando ulteriori profili di responsabilità che potrebbero interessare l’operato della commissione di gara e degli organi coinvolti nella gestione della procedura. Queste valutazioni, ancora in corso d’analisi, potrebbero portare a ulteriori rilievi critici. In aggiunta, le anomalie riscontrate nella gara hanno di fatto permesso alla commissione di assegnare l’appalto a un prezzo più alto rispetto a quello offerto da altri partecipanti. Viene spontaneo chiedersi – chiosa Guagliardi – se vi sia davvero la volontà di ridurre i costi della TARI per i cittadini o se, al contrario, si stia perseguendo tutt’altro interesse».