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L'iniziativa

I 38 anni della SAMOT ai Cantieri Culturali della Zisa: "Proseguire nel solco dell'eccellenza"

SAMOT compie 38 anni: puntare a superare il 30% di accesso alle cure palliative, potenziando la rete in Sicilia e l'assistenza pediatrica

Redazione Palermo

05 Dicembre 2025, 11:44

I 38 anni della SAMOT ai Cantieri Culturali della Zisa: "Proseguire nel solco dell'eccellenza"

La Samot compie 38 anni e festeggia con un impegno: “Superare il 30% di accesso alle cure palliative” e rafforzare la rete in Sicilia

“Continuare quello che SAMOT in tutti questi anni ha sempre fatto, ampliarlo, soprattutto sollecitando chi di competenza, mi riferisco in particolare alle Regioni, alle ASP, e implementare il ricorso alle cure palliative. Rappresentano un momento strategico nel momento più delicato della vita di un individuo, il limite del 30% che oggi si raggiunge di intervento di cure palliative deve necessariamente essere superato”. Lo ha affermato il presidente della SAMOT, Rosario Dell’Oglio, durante il confronto sul fine vita organizzato in occasione del 38° anniversario dell’ente del Terzo settore, antesignano in Sicilia delle cure palliative e dell’assistenza domiciliare.

L’incontro, condotto da Stefania Petyx e ospitato al cinema De Seta, ha riunito oltre 400 partecipanti tra professionisti della SAMOT e delegazioni provenienti dalle sedi regionali. Il programma ha alternato momenti artistici, con il Massimo Scalici Trio e l’intervento di Salvo Piparo, a riflessioni con esponenti delle istituzioni e del mondo sanitario.

Tra gli ospiti, Alberto Giannini, direttore dell’U.O. Anestesia e Rianimazione Pediatrica degli Ospedali Civili di Brescia, e don Cosimo Scordato, con contributi complementari sul tema della dignità nell’ultima fase della vita.

Dal 1° gennaio al 31 ottobre, oltre tremila nuovi pazienti hanno avuto accesso ai servizi dell’associazione su base regionale, di cui 2.184 nella provincia di Palermo. Le altre sedi operative si trovano a Trapani, Caltanissetta, Ragusa e Agrigento: in queste province, nello stesso periodo, sono state erogate più di duecentomila prestazioni, mentre a Palermo se ne contano 198.460.

“La SAMOT ha portato la cura, l’umanizzazione della cura, ha portato il paziente al centro, e lo ha fatto e lo fa in una fase drammatica della propria esistenza, che è quella del fine vita. La SAMOT ci ha obbligato a comprendere che si può fare buona sanità non soltanto garantendo servizi, cosa necessaria, ma anche offrendo una sanità di prossimità che spezza la solitudine della sofferenza”, ha osservato il presidente della Commissione Antimafia dell’ARS, Antonello Cracolici, intervenendo nei saluti introduttivi presieduti dal fondatore dell’ente, Giorgio Trizzino.

Presenti anche l’assessore comunale alla Rigenerazione urbana, Maurizio Carta, e il vicepresidente dell’Ordine dei medici di Palermo, Luigi Spicola.

Centrale il richiamo alla tempestività dell’intervento palliativo. “Oggi lo sforzo che dobbiamo cercare di fare è quello di far capire ai professionisti, a tutti, che non bisogna attendere che il paziente sia moribondo per affidarlo alle cure palliative, ma le cure palliative oggi devono iniziare molto prima e non devono essere soltanto legate alla malattia oncologica, ma si può entrare in palliazione per malattie croniche invalidanti importanti”, ha sottolineato Luigi Galvano, presidente regionale della FIMMG.

Sulla programmazione pubblica è intervenuto il dirigente generale del Dipartimento per la pianificazione strategica, Salvatore Iacolino: “La Regione mette a disposizione circa 150 milioni di euro, fra assistenza domiciliare con funzione preventiva rispetto a quella con funzione palliativa, un sistema ampio, articolato, nel quale evidentemente quello che conta è la centralità del paziente e le attività di cure che nei suoi confronti vengono erogate per garantire un’appropriatezza e una qualità di vita al fine di raggiungere il meglio possibile in quella fase delicata della propria esistenza”.

Nel suo intervento, il fondatore Trizzino ha richiamato le radici culturali dell’associazione, ispirate a figure come il cardinale Pappalardo e Biagio Conte, che hanno contribuito a plasmare una visione della cura fondata su dignità e prossimità umana. Ricordati anche due momenti istituzionali di rilievo: la visita del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla sede dell’associazione e, successivamente, quella della SAMOT al Quirinale, testimonianze del riconoscimento nazionale del lavoro svolto.

Tra le esperienze più profonde custodite dall’ente c’è l’accompagnamento di bambini e famiglie, segno che la dignità non dipende dal tempo, ma dall’intensità della vicinanza. A un anno dalla nascita di SAMOT Child, guidata da Tania Piccione, è stata ribadita la centralità delle cure palliative pediatriche e della loro promozione a beneficio dei piccoli pazienti e dei loro cari.