×

L'iniziativa

Edu Talk: a Gela la società civile si interroga sul futuro dei suoi giovani

Un esperimento di comunità che unisce scout, famiglie e professionisti per progettare insieme l'educazione dei ragazzi

Maria Concetta Goldini

26 Novembre 2025, 14:48

Edu Talk: a Gela  la società civile si interroga sul futuro dei suoi giovani

A Gela è nato qualcosa di nuovo. Non un semplice convegno, ma un vero e proprio esperimento di comunità: Edu Talk. Gli scout dell’Agesci Gela 4 hanno deciso di mettere al centro l’educazione, scegliendo la Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza come momento simbolico per lanciare un messaggio forte: “È tempo di agire adesso e farlo insieme”.

Il 21 novembre, nei locali della parrocchia di Sant’Antonio, famiglie, professionisti e operatori sociali si sono ritrovati attorno a un tavolo per discutere di ciò che più conta: il futuro dei ragazzi. Non un dibattito astratto, ma un confronto vivo, fatto di esperienze, testimonianze e visioni.

C’erano medici, giornalisti, psicologi, insegnanti, artisti, sacerdoti e persino studenti universitari. Ognuno ha portato il proprio pezzo di realtà: la pediatra Graziana Cassisi ha parlato di salute e nuove tecnologie, il giornalista Domenico Russello ha riflettuto sul ruolo dei media, la psicologa Concetta Scicolone ha affrontato il tema dell’affettività, il docente e allenatore Massimo Catalano ha raccontato lo sport come palestra di vita. E poi ancora l’artista Roberto Collodoro, don Michele Mattina e il giovane Giancarlo Picchioni, tutti uniti da un filo comune: la necessità di costruire insieme percorsi educativi che guardino lontano.

Il clima era quello delle grandi occasioni, ma senza formalismi. Si parlava di fragilità delle famiglie, di desertificazione culturale, di giovani che cercano spazi di aggregazione e non li trovano. Si ragionava su come trasformare queste mancanze in opportunità, su come moltiplicare i luoghi e le occasioni in cui ragazzi e adulti possano incontrarsi davvero, generando legami e valori condivisi.

Non è mancata l’innovazione: grazie ai ragazzi scout più grandi, l’intelligenza artificiale è stata utilizzata per raccogliere e sistematizzare i contributi dei relatori. Un modo concreto per non disperdere idee e trasformarle in un progetto educativo triennale, capace di attivare nuove reti e sinergie sul territorio.

Alla fine, la sensazione era chiara: Edu Talk non è stato solo un evento, ma il inizio di un percorso. Le famiglie presenti hanno espresso soddisfazione, i capi scout – guidati da Valentina Navica e Fabio Perna – hanno sottolineato l’importanza di continuare su questa strada. Perché l’educazione, a Gela, non è più solo un tema da discutere: è diventata una sfida da affrontare insieme.