ravanusa
"Nessun ammonimento dalla Regione, solo accuse diffamatorie del sindaco"
La presidente del Consiglio comunale: "Sfido Pitrola a pubblicare il documento integrale ricevuto dagli Enti locali"
Maria Teresa Rago
«Nessun ammonimento è stato fatto dall’assessorato regionale alle Autonomie locali alla presidente del Consiglio comunale di Ravanusa Maria Teresa Rago (nella foto a destra) per presunte inadempienze nella convocazione dell’assemblea cittadina». A sostenere questa tesi è la stessa Maria Teresa Rago che ha risposto a quelle che vengono definite «accuse diffamatorie» da parte del sindaco Salvatore Pitrola.
«Il sindaco - scrive Maria Teresa Rago - sostiene di assistere, ancora una volta, alla presidente del Consiglio che ha violato la legge e che, su sua richiesta l’assessorato degli Enti locali avrebbe ammonito la stessa. Queste dichiarazioni sono errate e diffamatorie. Per questo motivo invito e sfido il sindaco a rendere pubblico il documento integrale dell’assessorato regionale e ad evidenziare la parte in cui si parla della sanzione, nella specie di ammonimento. Nessuna sanzione è stata irrogata dalla Regione nei miei confronti. Atto di cui sono in possesso. La mia vuole essere una puntualizzazione in attesa della formale pubblicazione della risposta ricevuta dallo stesso assessorato regionale dal nostro sindaco con la specifica della sanzione, in questo caso l’ammonimento. Questo non è più uno scontro politico e neppure un normale dibattito amministrativo. Si tratta di un evidente attacco personale, ingiustificato, che colpisce non solo la mia persona ma anche il ruolo istituzionale che rappresento. Continuerò a svolgere il mio incarico con trasparenza, rispetto delle norme e senso di responsabilità verso l’intera comunità di Ravanusa. Compito che mi è stato affidato dai concittadini quando hanno sancito la mia elezione al consiglio comunale».
Nella lettera dell’assessorato alle Autonomie locali ricevuta dalla presidente e dall’amministrazione comunale, pur non essendo presente la parola “ammonimento” si legge testualmente: «Si raccomanda, per il futuro di non consentire che adunanze del Consiglio comunale avvengano dopo tanto tempo dalla richiesta di convocazione. La seduta, infatti, si è svolta il 18 novembre scorso a fronte di una istanza di deliberazione avanzata dall’amministrazione comunale il 30 di settembre e discussa dai capigruppo il 13 ottobre. La Regione puntualizza, inoltre, che le riunioni dei Consigli devono essere convocate al massimo entro i 20 giorni dalla richiesta dell’amministrazione comunale».