dissesto
Gela, «semaforo rosso per le assunzioni» dal Ministero dell'Interno
Disco verde solo per assunzioni con fondi esterni e per personale a scavalco o in comando
Prime, caute aperture per il Comune in materia di assunzioni, ma la luce verde per il potenziamento degli uffici è ancora legata all’approvazione ministeriale del bilancio stabilmente riequilibrato. Questo l’esito della recente riunione a Roma tra il sindaco Terenziano Di Stefano, il segretario generale Giovanni Curaba e il dirigente del Ministero dell’Interno Nicola Di Matteo, con cui da un anno il primo cittadino ha interlocuzioni costanti sulla strada da seguire per portare il Comune fuori dal dissesto finanziario.
Ieri Di Stefano è tornato alla carica, atti alla mano, per rappresentare la situazione gravissima che si vive in municipio a seguito della carenza di dirigenti e funzionari. Sperava in un via libera almeno ad un paio di assunzioni di dirigenti. Non è stato così. L’incontro, cruciale per l’ente in dissesto, ha prodotto un esito parzialmente positivo, come ammesso dal primo cittadino. «Qualcosa in più, onestamente, me la sarei aspettata – ha spiegato Di Stefano – è stato un esito parzialmente positivo. Il Ministero ha dato piena disponibilità per le assunzioni etero finanziate, cioè coperte da fondi esterni (è il caso da noi degli assistenti sociali), e per il personale in comando o a scavalco, purché rimanga a carico dell’ente di provenienza e con contratti a tempo determinato. Non potremo assumere subito personale a tempo indeterminato fino a quando dal ministero non arriverà l’approvazione all’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato. Ci hanno assicurato che se il consiglio lo approva entro novembre, il ministero si esprimerà entro gennaio».
In sostanza è necessaria una lotta contro il tempo per approvare gli atti entro novembre. E poi è fondamentale, per sperare che da Roma l’ok arrivi entro gennaio, che il parere dei revisori sia positivo e che il Ministero non avanzi rilievi e appunti, non chieda chiarimenti che imporrebbero tempi più lunghi. Solo dopo che sarà superata la fase dell’esame ministeriale, il sindaco e la sua Giunta potranno avviare le assunzioni a tempo indeterminato.
Il primo cittadino torna da Roma sapendo che i tempi bui non sono ancora finiti: la luce in fondo al tunnel si intravede, ma c’è ancora tanta strada da percorrere.