×

Salute

All'Oasi di Troina uno studio per anticipare la diagnosi dell'agenesia dentale, la mancanza congenita di elementi dentari

L'obiettivo della ricerca punta all'avvio tempestivo di percorsi odontoiatrici e riabilitativi specifici, soprattutto nei bambini, fondamentali per lo sviluppo del linguaggio e della masticazione

Tiziana Tavella

31 Ottobre 2025, 21:20

All'Oasi di Troina uno studio per anticipare la diagnosi dell'agenesia dentale, la mancanza congenita di elementi dentari

La cittadella dell'Oasi Maria Santissima, a Troina

Agenesia dentale, ovvero la mancanza congenita di elementi dentari, al centro del progetto di ricerca condotto dall’Ircss Oasi di Troina su finanziamento del ministero della Salute. Focus della ricerca, le basi genetiche dell'agenesia e l’identificazione degli specifici marcatori genetici. Un obiettivo ambizioso, in cui interagiscono la consolidata esperienza dell'Istituto sia nell’odontoiatria speciale, sia nella ricerca scientifica e dell'analisi del Dna. La ricerca porta ad anticipare la diagnosi di agenesia e delle condizioni associate, permettendo l'avvio tempestivo di percorsi odontoiatrici e riabilitativi specifici, fondamentali per lo sviluppo del linguaggio e della masticazione.
"La ricerca sull'intersezione tra agenesia dentale e genetica - dice il direttore scientifico dell’Ircss Oasi, di Raffaele Ferri - è una frontiera di enorme potenziale, soprattutto per i nostri piccoli pazienti con bisogni speciali".
"Questo lavoro - aggiunge Antonio Fallea, direttore del Dipartimento dei servizi e della Uoc di odontoiatria speciale per l'età evolutiva - riassume in modo critico le attuali conoscenze sull'interazione tra genetica e agenesia dentale, ponendo l'Oasi come riferimento". 

E Francesco Calì, direttore del Dipartimento dei laboratori, aggiunge: "Questo test applicato alla genetica dentale offre la straordinaria opportunità di identificare le mutazioni causative dell'agenesia  e, contestualmente, di individuare nuovi geni o varianti patogenetiche finora sconosciute. Si tratta di un contributo scientifico che migliora significativamente la comprensione dei meccanismi biologici che regolano lo sviluppo dentale, aprendo nuove prospettive diagnostiche e terapeutiche". Infine dice il direttore generale dell’Oasi Arturo Caranna “il nostro obiettivo è migliorare la qualità di vita dei bambini con disabilità  attraverso quella ricerca che deve, tradursi nell'immediatezza in beneficio per gli assistiti”.