×

Piazza Armerina

Fotoamatori collocano fari sul sito di Sofiana, per coglierne bellezza e sfumature con i loro scatti

Far vedere sotto una nuova «luce» i risultati dei recenti scavi nella Statio Philosophiana per valorizzarla: è l’obiettivo di un progetto realizzato da una coppia di amici, Giuseppe Sorrentino ed Erminio Gattuso

Enrico De Cristoforo

31 Ottobre 2025, 05:30

Fotoamatori collocano fari sul sito di Sofiana, per coglierne bellezza e sfumature con i loro scatti

Fotoamatori nel sito archeologico di Sofiana, a Piazza Armerina

Sofiana diventa set fotografico per una notte di luna piena. Far vedere sotto una nuova «luce» i risultati dei recenti scavi nel sito archeologico della Statio Philosophiana per valorizzarlo è l’obiettivo di un progetto realizzato da una coppia di amici fotoamatori: Giuseppe Sorrentino ed Erminio Gattuso.
«L’idea di mostrare il sito che solitamente è al buio illuminato con  luci artificiali è nata - racconta Erminio Gattuso - durante il consueto Open day di settembre, che mostra gli aggiornamenti sugli scavi condotti a Sofiana dall’Università di Trento, con l’archeologo Emanuele Vaccaro e con l’università di Messina».
«Se all’idea dell’amico Erminio Gattuso, - dichiara Giuseppe Sorrentino ingegnere e fotografo per passione - aggiungi la luna, un posto magico e la compagnia, di Roberto Scollo e Mario Evola, il risultato è una serata da ricordare». Una notte di luna piena e una pioggerellina precedente sono state la magica cornice per la realizzazione del servizio fotografico. Sono state posizionate le luci a seconda dell’intensità e della temperatura, poi aggiunti anche due pannelli di riempimento. Le straordinarie foto scattate sono state enfatizzate anche dalle pietre bagnate dalla pioggia, sono adesso patrimonio del Parco archeologico.  La realizzazione del progetto di illuminazione è stata possibile grazie alla proficua collaborazione con il Gruppo archeologico «Litterio Villari» di Piazza Armerina, diretto da Roberto Scollo, e a seguito delle autorizzazioni per l’accesso e la realizzazione delle foto, concesse da Carmelo Nicotra, direttore Parco archeologico di Morgantina e Villa romana del Casale.