L'elezione
Ati di Caltanissetta, il sindaco di Gela Di Stefano a capo dell'assemblea all’unanimità
Lo ha proposto l’uscente Conti ed è stato acclamato dai 18 presenti

Alla fine il cambio di guardia c’è stato e senza arrivare al voto. Dopo mesi di trattative, l’Assemblea territoriale idrica della provincia di Caltanissetta ha la sua nuova governance. Il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti che ha presieduto l’Ati per sei anni (vari finanziamenti trasformati in lavori appaltati, momenti di grave crisi da affrontare soprattutto nella città di Caltanissetta e anche un’inchiesta giudiziaria su Caltaqua che ha toccato pure l’Ati) ha passato il timone al primo cittadino di Gela Terenziano Di Stefano. È stato proprio l’uscente Conti, nel corso del dibattito, a proporre la candidatura del collega gelese che è rimasta l’unica in campo.
Diciotto i sindaci presenti (c’erano tutti i Comuni più grandi del Nisseno) e sei assenti. Di Stefano è stato eletto per acclamazione all’unanimità dei presenti. Era quello che il primo cittadino di Gela ha sempre indicato come suo obiettivo: un’elezione unanime perché altrimenti il suo impegno nell’Ati idrico non avrebbe avuto lo stesso valore. Ma raggiungere questo risultato per il sindaco della città più popolosa della Provincia non è stato semplice considerato che nella provincia nissena domina il centrodestra. Come si è arrivati a far quadrare il cerchio verrà fuori con il tempo. Con Terenziano Di Stefano Gela arriva alla guida dell’Ati idrico per la prima volta da quando è stata istituita. Si crea un “equilibrio” nel Nisseno con Walter Tesauro esponente forzista alla guida del Libero Consorzio dei Comuni, all’Ato rifiuti sud il sindaco di Delia Gianfilippo Bancheri e all’Ati idrico il sindaco di Gela. A fianco di Di Stefano nella guida dell’Ati ci sarà un altro sindaco civico come lui. Si tratta di Salvatore Noto, alla guida del Comune di Marianopoli che alle Provinciali fu fautore della lista del Vallone fuori dai partiti.
«Sono soddisfatto che il vice presidente dell’Ati sia proprio Noto - ha dichiarato Di Stefano - perché ha esperienza e consente il collegamento con i Comuni del Vallone». Nel Cda entrano i sindaci Walter Tesauro di Caltanissetta, Gioacchino Comparato di San Cataldo, Salvatore Letizia di Sommatino, Salvatore Sardella di Riesi e Claudio Cipolla di Milena.
«Metterò il massimo impegno nella guida dell’Ati idrico - ha dichiarato il neo presidente - ora bisogna organizzarsi per nominare il direttore generale ma anche per creare quella struttura organizzativa tecnico- amministrativa che non c’è mai stata». Per Di Stefano una doppia responsabilità: quella che riguarda l’affrontare i problemi idrici di tutti i Comuni del Nisseno e quella di non deludere le aspettative dei suoi concittadini gelesi che su questo versante sono notevoli. Un incarico che non sarà per il sindaco di Gela “una passeggiata”.